VENDICARI - Si accende la protesta dei verdi contro l'autorizzazione che la Regione Sicilia ha dato alla Panther Oil di avviare operazioni di ricerca lungo il fiume Tellaro, e di autorizzare l'installazione di una piattaforma nel mare prospiciente alla foce del fiume. La riserva naturale di Vendicari, dove passa il Tellaro, è inserita tra i siti di interesse comunitario e deve essere protetta dalla "contaminazione" umana, sostengono i verdi ed in particolare il presidente provinciale Paolo Pantano che si è fatto, da molto tempo ormai, portavoce del movimento dei naturalisti per proteggere questa bellezza naturale che "potrebbe essere inserita nel patrimonio naturalistico dell'Umanità come sono le isole Eolie" sostiene il presidente Pantano dopo aver avuto contatti con i maggiori rappresentanti dell'Unesco. La riserva inoltre è stata individuata dalla legge 394 del 6 dicembre del 1991 come territorio adatto ad ospitare una zona marina protetta. La protesta del partito dei verdi non si rivolge alle operazioni di ricerca di idrocarburi e gas naturali nel territorio siciliano, contro il cui sviluppo i rappresentanti non mirano, ma puntano a salvaguardare uno dei pochi posti nel quale l'uomo non è, ancora, riuscito a mutare la natura "non permetteremo che il mare di fronte a Vendicari venga deturpato da una piattaforma che creerebbe, oltre ad uno scempio paesaggistico anche un impatto ambientale immenso" continuano i rappresentanti del partito. Pantano chiede a tutti i sindaci dei comuni della zona sud, compreso il primo cittadino avolese Albino Di Giovanni, al presidente della provincia e alla deputazione regionale e nazionale della provincia di Siracusa, di opporsi a questa autorizzazione e di proteggere la riserva naturale che verrebbe danneggiata dalla creazione di una piattaforma.
"Si deve negare ogni tentativo di cambiare lo sviluppo naturalistico di questa zona" dichiara il presidente ricordando che più volte sono stati fatti tentativi di alterare e industrializzare la zona. Oltre 30 anni addietro, infatti, il movimento dei verdi impedì il tentativo di industrializzare il territorio con proteste e innumerevoli manifestazioni "e anche ora siamo pronti a lottare per salvaguardare la riserva" dichiara Pantano. Lo sviluppo e la ricerca di nuove fonti energia, secondo i rappresentanti dei verdi, dovrebbe essere svolta in territori dove già esiste l'industrializzazione e lo sviluppo della civiltà e non in zone nelle quali le risorse faunistiche e ambientali rispettato il processo naturale. "Il prezzo della libertà è l'eterna vigilanza" conclude la protesta Pantano il quale sottolinea che non permetteranno che si danneggi la zona naturalistica di Vendicari.
Maria Di Stefano
Fonte: LaSicilia.it il 21-09-2004 - Categoria: Cronaca
"Lo sviluppo e la ricerca di nuove fonti energia, secondo i rappresentanti dei verdi, dovrebbe essere svolta in territori dove già esiste l'industrializzazione e lo sviluppo della civiltà e non in zone nelle quali le risorse faunistiche e ambientali rispettato il processo naturale."
Si, Infatti i maggiori giacimenti petroliferi e del gas vanno ricercati a Priolo e a Gela, per rimanere in Sicilia. Se poi vogliamo fare ricerche nazionali, bisogna ricercare gli idrocarburi e il petrolio: a Porto Marghera a Manfredonia o a Crotone. Ma come non ci hanno pensato prima? invece di usare tutte queste navi petroliere,gasiere,oleodotti e gasdotti.Se lo viene a sapere Mrs. President G.Bush ferma subito la guerra in Iraq. Le ricerche sicure sono da fare sotto New York ( che poggia su un'immenso blocco di granito) e a Los Angeles e nelle maggiori città americane e mondiali. Grazie Verdi di Noto, siamo usciti con questa intuizione da un pantano di guai....
Dall'alto della torre tecnica della piattaforma Vega, al largo di Donnalucata.
saluti gasati. Spiros