PACHINO - L'assessore provinciale Paolo Uccello, nel ritenere proficua, piuttosto che deludente, la visita sui siti di interesse comunitario dell'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi, ne sottolinea gli aspetti chiarificatori. «L'incontro tra l'assessore regionale, le istituzioni locali, il mondo imprenditoriale, i deputati - dice - e' servito a fare luce su alcuni punti. Innanzitutto, agli agricoltori, allarmati per le sorti delle loro imprese, specializzate nella coltivazione in serre, l'assessore ha prospettato l'istituzione di una riserva in grado di garantire il marchio di qualita'. Il possesso di tale requisito diverra' motivo di distinzione per le imprese, soprattutto, in vista della creazione del libero mercato, fissata per il 2010. L'assessore ha specificato, poi, che propedeutico alla creazione della riserva dei Pantani della Sicilia sud orientale, sara' un tavolo permanente di concertazione, il cui avvio e' previsto a breve termine. Per quanto concerne la valutazione di incidenza, ossia la certificazione che, sull'impatto delle attivita' nel territorio circostante, gli agricoltori sono invitati a produrre, l'assessore ha assicurato lo snellimento delle procedure. Infine, la coltivazione in serre, di cui e' stato paventato lo smantellamento, potrebbe essere inclusa nel novero delle attivita' tradizionale, visto che trattasi di strutture esistenti da ben cinquant'anni. A mio giudizio, dunque, l'incontro non ha tradito le aspettative, cosi' come ritenuto da piu' parti». Ricordiamo che la zona dei Pantani della Sicilia sud-orientale e' stata considerata sito di interesse comunitario «grazie» alla diversita' biologica, tipica delle aree umide - costiere del bacino del Mediterraneo.
Proprio la biodiversita', quale unicum, costituisce il punto centrale della convenzione sottoscritta da tutti gli stati membri della Comunita' Europea, che hanno riconosciuto prioritaria la conservazione degli ecosistemi e degli habitat naturali. Dal punto di vista legislativo questi due concetti sono stati fatti propri dalle direttive comunitarie 92/43 «Habitat» e 79/409 «Uccelli», che, in quanto all'aspetto legato alla conservazione, introducono un approccio multiplo. Le azioni, dunque, non saranno rivolte alla tutela delle singole specie minacciate, ma alla totale diversita' biologica nelle sue componenti: genetica, di specie e di ecosistemi. L'istituzione della riserva dei Pantani e' prevista anche nell'ambito della rete ecologica regionale, che include i cosiddetti corridoi ecologici e le connessioni naturali. I corridoi ecologici, la cui creazione e' prevista anche nella Carta della natura regionale, sono quelle parti di territorio le cui situazioni ambientali favoriscono la migrazione, la distribuzione e lo scambio genetico di specie selvatiche; le connessioni naturali sono rappresentate da quelle porzioni di territorio necessarie a dare continuita' al sistema a rete. Nonostante le connessioni naturali evitino «interruzioni» tra territori regionali, consentendo il superamento dei confini quali limiti invalicabili, non si potra' prescindere dalle competenze istituzionali della Regione.
Lucia Corsale
Fonte:
LaSicilia.it il 12-10-2006 - Categoria:
Cronaca