PACHINO - Si è concluso con un discreto successo il quarto Meeting del pomodoro di Pachino organizzato dal comune e dall'assessorato all'agricoltura comunale che si è svolto dal 2 al 4 agosto. Il meeting si è svolto secondo un articolato programma che ha visto lo svolgimento dei lavori sia nella mattinata che durante il tardo pomeriggio. Le ore antimeridiane sono state riservate alle tavole rotonde ed al dibattito, mentre durante i pomeriggi l'attenzione si è spostata a Marzamemi dove per l'occasione sono stati allestiti numerosi stand che hanno ospitato le rappresentanze di Città dei Sapori. «Le tecniche innovative per il mantenimento delle produzioni orticole» e «le caratteristiche organolettiche, nutrizionali e salutistiche dell'Igp pomodoro di Pachino" sono state le tematiche sviluppate durante le giornate di lavori presso il salone della Bcc di Pachino. Durante la seconda giornata è stato registrato il maggior numero di presenze. A partecipare ai lavori è stato infatti il conduttore e giornalista della Rai Alessandro Di Pietro del programma "Occhio alla Spesa" oltre che l'intervento il prof. Paolo Sequi dell'Istituto sperimentale nutrizione piante di Roma, il prof. Giuseppe Restuccia dell'università di Catania, il prof. Carlo Cannella dell'Università La Sapienza di Roma e volto noto anche in televisione per le sue frequenti apparizioni in trasmissioni quali Superquark ed il prof Cherubino Leonardi dell'università di Catania.
Durante l'ultima serata è stato presente a Pachino anche il presidente della Provincia regionale di Siracusa, Bruno Marziano, che ha visitato gli stand di Città dei Sapori e si è intrattenuto con il sindaco Barone in un passeggiata per le vie del borgo di Marzamemi. Presenti anche diversi sindaci ed amministratori della zona sud. L'interesse primario è stato comunque rappresentato dall'esposizione dei prodotti tipici di Città dei Sapori, l'associazione che riunisce i comuni che vantano particolari squisitezze enogastronomiche di cui Pachino fa parte insieme ad Avola e ad altri comuni d'Italia, così che i turisti che affollano il borgo hanno potuto gustare e conoscere le bontà tipiche locali. Sono state seratùe importanti anche perché hanno fornito ai produttori le occasioni giuste per cofrontarsi, apprendere nuove tecniche di coltura e quindi fare crescere ulteriormente un comparto che è trainante e rappresenta la vera forza dell'economia pachinese. Il cieliegino, inoltre, finisce per fungere da traino per le altre produzioni tipiche, a partire dai meloni e dall'uva.
Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 06-08-2005 - Categoria: Cronaca