PACHINO - Diversi esponenti politici locali hanno condiviso il grido di allarme lanciato da Mario Bonomo, deputato regionale del Partito democratico, circa le condizioni in cui versa la struttura ospedaliera di Pachino utilizzata esclusivamente come sede del presidio territoriale di emergenza, della guardia medica e come sede dei poliambulatori, nonostante all'interno della struttura sia pronto e completamente attrezzato un centro per ammalati gravi e lungodegenti del tutto inutilizzato. A rincarare la dose è stato Giorgio Giliberto già assessore nella scorsa amministrazione Campisi che ha affermato: «Bene ha fatto l'onorevole Mario Bonomo a riportare alla ribalta l'autentico scandalo costituito dalla mancata apertura del reparto. La storia di questa vicenda ha sin qui dimostrato come non si sia mai riusciti o voluti andare oltre le generiche e sterili denunce. Il solo impegno nelle istituzioni locali come quello relativo alla mia esperienza, -ha continuato Giorgio Giliberto- ha purtroppo reso evidente come la sola buona volontà non basta». Giliberto ha avuto inoltre parole di apprezzamento per Bonomo che «ha dimostrato di avere un modo di concepire il suo ruolo di deputato regionale in maniera strettamente legata al territorio e con tanta voglia di spendersi per le esigenze della collettività».
L'ex assessore inoltre ammonisce: «Guai a non cogliere al volo l'opportunità fornita dall'onorevole Bonomo. Occorre rimettere in cima all'agenda politica la questione dell'apertura del centro inutilmente giacente all'interno dei locali di quello che doveva essere l'ospedale di Pachino». Sulla questione è altresì intervenuto l'ex consigliere comunale Ernesto Aprile che ha definito «paradossale» la situazione di degrado in cui versa la struttura e la mancata utilizzazione di un reparto, quello per lungodegente e malati gravi, completamente ultimato ed arredato. «Situazioni come queste -ha detto Aprile- non sono più tollerabili in momenti di difficilissima crisi. Non è possibile tacere di fronte ad enormi sprechi di denaro pubblico come quello che si rappresenta nella struttura ospedaliera di Pachino. È stata investita una consistente mole di denaro della collettività compiendo un investimento che al momento non ha dato i suoi frutti». Aprile poi detta le vie da percorrere. «Occorre che l'azienda sanitaria locale n. 8 e le amministrazioni pubbliche, ciascuno per le proprie competenze, mettano in campo una strategia unitaria per consentire l'avvio a pieno regime delle attività della struttura sanitaria e dare a Pachino ed al suo territorio un presidio medico degno di questo nome ed all'altezza delle esigenze di un'area, quella di Pachino e Portopalo, che ha pagato un prezzo insostenibile alla sua marginalità». L'inchiesta del deputato regionale Bonomo inoltre sembra destinata ad andare avanti. A confermarlo è stato nei giorni scorsi lo stesso deputato regionale che ha lasciato intendere come la sua denuncia toccherà molteplici aspetti relativi anche al funzionamento ed alla manutenzione dei servizi attualmente attivi a Pachino in ambito sanitario.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 02-02-2009 - Categoria:
Cronaca