PACHINO - Si acuisce la tensione tra le forze politiche della Cdl ed il sindaco Sebastiano Barone, e riprende la corsa dei partiti verso la mozione di sfiducia ai danni del primo cittadino. Pare infatti che neanche la proposta di Forza Italia di assegnare all'attuale presidente del consiglio comunale Nicastro la poltrona di direttore generale del comune, sia stata accettata dal sindaco, dati i vincoli politici che legano Nicastro al partito di Berlusconi, mentre le condizioni poste dal primo cittadino prevedevano che la figura eventualmente nominata dovesse essere individuata tra persone che non avessero ricoperto cariche né politiche né amministrative, ma fossero in possesso solo di caratteristiche manageriali. Il clima politico inoltre si è ulteriormente surriscaldato in seguito ad alcune dichiarazioni rilasciate da Barone durante un'intervista radiofonica. "Fino a questo momento ho dialogato con i partiti politici che non mi hanno dato nulla chiedendo soltanto ed in continuazione nomine e cariche assessoriali, determinando lo stato di crisi attuale da cui è difficile uscire. Da oggi è mio intendimento cambiare metodo e dialogare unicamente con quei consiglieri comunali che intendono spendersi per il bene di questo paese e che vogliono lavorare con me per recuperare il tempo perduto". Ma le dichiarazioni del sindaco non hanno prodotto il risultato sperato, anzi, la reazione delle forze politiche è stata immediata. "Ci riteniamo offesi nella dignità di politici appartenenti ai partiti, -ha dichiarato Sebastiano Cicciarella, coordinatore dell'Udc a nome di tutta la Cdl- riteniamo di aver contribuito in maniera determinante alla vittoria elettorale del sindaco ed alla amministrazione della città. Ricordo che tutti i finanziamenti che questa amministrazione ha ottenuto e che ora rischia di far perdere irrimediabilmente sono stati assegnati a Pachino per intervento dei partiti che ora rivendicano solo la loro legittima partecipazione alla vita amministrativa.
Il primo cittadino invece non fa che calpestare la nostra dignità di persone dimenticando il finanziamento per la ristrutturazione di Marzamemi, quello per la costruzione della piscina comunale, il comodato gratuito per l'utilizzo dell'ex stazione ferroviaria come polo fieristico, le convenzioni per i lavoratori socialmente utili. Visto la sua tesi non ci resta altro che invitarlo a dimettersi dalla carica che noi gli abbiamo dato ed affrontare nuove elezioni da solo così come, sicuramente con maggiore dignità politica fece il preside Latino, che dopo essere stato sfiduciato si presentò a giudizio dell'elettorato con una sua lista civica". Inoltre la risposta delle forze politiche non è stata solo a parole. Alla riunione preconsiliare che assumeva un particolare significato politico data la situazione, l'Udc ha fatto registrare la sua assenza, unendosi ad Alleanza nazionale anch'essa non presente, mentre di FI oltre al presidente Nicastro era presente solo il capogruppo Quartarone. Una chiusura totale dunque quella del partito centrista che ha promosso una riunione dei componenti della Casa delle libertà nella sede di FI con all'ordine del giorno la mozione di sfiducia ai danni del sindaco Barone. A questo punto appare difficile immaginare una retromarcia dei partiti di centrodestra, ed il meccanismo della mozione sembra ormai avviato nonostante le resistenze di taluno. Da registrare inoltre la riunione di An in cui, dietro la guida del coordinatore locale del partito Emanuele Rotta, si è proceduto alla disamina della situazione politica determinatasi, dando il via libera ai consiglieri comunali di procedere verso l'impeachment di Barone. Oggi dunque, a meno di sorprese dell'ultima ora si dovrebbero avere le dimissioni degli assessori della Cdl in attesa del documento di mozione di sfiducia.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 11-02-2004 - Categoria:
Politica