PACHINO - Giornata cruciale quella di ieri in vista della trattazione della mozione di sfiducia ai danni del sindaco Giuseppe Campisi. le ultime ore che hanno preceduto il dibattito in aula fissato per le 19 sono state contraddistinte da una serie di contatti con l'obiettivo di coinvolgere il tredicesimo consigliere necessario per destituire il primo cittadino. La compagine di governo dal canto suo ha blindato gli otto esponenti su cui può contare. Si tratta di un consenso minimo, quello di Campisi, ma comunque sufficiente per tenerlo in sella. I consiglieri che lo sostengono hanno sottoscritto un documento che ieri sera è stato letto in aula ed il cui contenuto era peraltro già noto.
Il sindaco ha invitato a ritirare la mozione di sfiducia e ad allargare la maggioranza nel tentativo di riunire ancora una volta il centrodestra. Per rimettere in discussione poi le cariche istituzionali, dall'amministrazione si chiede un ulteriore segnale, e cioè ritirare la propria firma dal documento di sfiducia del primo cittadino. Quella discussa ieri sera comunque è la seconda mozione che si è dibattuta in aula in appena un anno e mezzo di amministrazione, a conferma di un rapporto da subito difficile tra il primo cittadino e le forze politiche e consiliari. Eletto al ballottaggio con un ampio margine di voti, il sindaco Campisi guidò per diversi mesi una coalizione di centrosinistra. A seguito di contrasti che portarono alle dimissioni collettive degli amministratori della giunta, Campisi cercò di operare un ribaltone politico contattando il centrodestra. Alla fine, il consiglio ha deciso di far slittare al 3 mrzo il voto sulla mozione di sfiducia
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 23-02-2008 - Categoria:
Politica