La Sicilia punta sull'eolico

L'energia alternativa, eolica e fotovoltaica, potrebbe essere la chiave dello sviluppo economico dell'isola.
Sicilia. Ne discutono i maggiori gruppi bancari mondiali, istituzioni locali ed imprenditori.


"Sono quindici i progetti allo studio nel settore eolico riguardanti la Sicilia - ha detto Paul Dalle Molle, Chief Country Officer dell'istituto di credito Société Générale - e stiamo cercando finanziamenti anche per la ricerca nel settore fotovoltaico".
Il settore eolico è guardato con interesse anche dal gruppo Mezzacorona, che ha investito nella Sicilia del vino circa 100 milioni di euro dal 2000 al 2003 con l'acquisto del Feudo Arancio e l'acquisizione di Villa Albius, 630 ettari tra Acate e Vittoria.

"Non escludiamo investimenti nell'energia alternativa - ha detto Fabio Rizzoli, amministratore delegato del Gruppo Mezzacorona - anche se il nostro principale settore di investimento rimane il vino, per il quale abbiamo avuto grandi soddisfazioni nell'isola dove abbiamo trovato infrastrutture sufficienti per buoni investimenti, risorse umane copiose e
professionalizzate e opportunità di sviluppo per le quali c'è solo l' imbarazzo della scelta. Non siamo ancora pronti, invece, ad investire nell'energia solare."

Oltre all'energia alternativa, anche il turismo e i beni culturali sono settori su cui puntare per lo sviluppo.
Lo rivela uno studio della Pricewaterhouse, tra le maggiori società di consulenza economica, illustrato da Giacomo Neri, partner in charge dei servizi finanziari dell'impresa.
"La forza di questi settori - ha detto - sta nei vasti spazi di crescita ancora disponibili. Oggi il fatturato annuo del settore turistico e culturale nell' isola è di 2,5 milioni di euro, il 10 per cento del fatturato nazionale, pari a 20 milioni di euro. L'Isola potrebbe crescere, se il settore fosse a regime, fino a raggiungere un fatturato di cento milioni di euro e a creare 24 mila nuovi posti di lavoro."

"Sono 16 i miliardi di euro investiti in Sicilia nel periodo 2000-2006 destinati alle infrastrutture, settore chiave per attrarre gli imprenditori".

Lo ha affermato Gabriella Palocci, direttore del dipartimento della programmazione della presidenza della regione Siciliana. "Altro settore su cui abbiamo puntato è l'innovazione tecnologica - ha aggiunto - e l' e-government. In dirittura d'arrivo, invece, i bandi per l' industrializzazione del settore dell'acqua, che seguono quelli sui rifiuti.Ma per fare sì che gli imprenditori si sentano sereni per investire è necessario potenziare il circuito della sicurezza e della legalità, anche agendo nelle scuole".

Gli fa eco Marino Breganze, presidente di Banca Nuova, da 5 anni presente in Sicilia, il quale ha espresso soddisfazione per la crescita della qualità del settore imprenditoriale e delle risorse umane dell'isola ma "permangono problemi legati alla sicurezza pubblica, alle infrastrutture e alla lentezza della burocrazia."

Secondo il governatore Salvatore Cuffaro, negli ultimi due anni l'isola ha avuto un tasso di crescita del 2,4 per cento, mediamente più alto rispetto ad ogni altra regione d'Italia.
"Questo perché - ha spiegato - abbiamo impostato una politica di programmazione che va incontro alle risorse e alle vocazioni."
Fonte: Greenplanet.net/Feedback il 22-06-2005 - Categoria: Cronaca

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