La solidarietà è stata determinante

PORTOPALO - E' rientrato in paese il piccolo Samuele insieme ai suoi genitori. La permanenza a New York del bambino tetraplegico, protrattasi per alcuni mesi, ha avuto un esito alquanto positivo. Il papà di Samuele, Riccardo Marina, conferma i progressi che il bambino ha fatto dopo aver subito due interventi chirurgici nella clinica Maimonides di New York che hanno avuto l'esito di ridare una sufficiente mobilità agli arti inferiori. «Intendo ringraziare innanzitutto quanti hanno sostenuto – afferma il papà di Samuele – la raccolta fondi per consentirci di coprire le spese di viaggio, interventi chirurgici, fisioterapia e permanenza nella metropoli statunitense dal 30 dicembre al 28 maggio. La solidarietà che ho ricevuto in tutto questo periodo, grazie a quanti si sono prodigati per la raccolta dei fondi è qualcosa che mi ha veramente commosso e per la quale il Signore renderà merito». Anche la mamma del bambino, la signora Antonella Campisi, mostra una particolare commozione nel fare riferimento ai miglioramenti che Samuele ha fatto registrare dal primo intervento chirurgico di inizio gennaio ad oggi. «Non siamo ancora alla fine della battaglia contro la tetraplegia ma è evidente – commenta la signora Campisi – che ci sono tutte le condizioni per dare al bambino una discreta capacità motoria. Sotto questo punto di vista siamo stati rassicurati dall'équipe medica che ha operato il bambino e pertanto non possiamo che essere ottimisti». La raccolta fondi tuttavia dovrebbe proseguire, anche se non si sa se il Comitato di solidarietà Pro-Samuele proseguirà nella sua azione visto quanto accaduto sabato scorso e di cui si è fatto riferimento negli ultimi giorni. «Sono rimasto schifato e meravigliato – afferma il papà di Samuele – per quanto è accaduto sabato al nostro ritorno.

Una festa dovuta al rientro nostro è stata trasformata in una ignobile aggressione e vedere il trambusto che si è scatenato dopo mi ha veramente amareggiato. Non è escluso che nei prossimi giorni redigerò a questo proposito una lettera aperta indirizzata a tutti i miei concittadini sia per ringraziarli dell'aiuto datomi economicamente, sia per stigmatizzare l'accaduto». Nei giorni scorsi, dopo l'aggressione messa in atto al rientro di Samuele, il presidente del Comitato Antonio Chiaramida ha annunciato le sue dimissioni. Il Comitato, va ricordato, è stato costituito nell'ottobre del 2002 per iniziativa di un gruppo di cittadini animato dall'intenzione di sostenere una raccolta fondi a favore della famiglia del piccolo Samuele, per rendere così possibile il viaggio della speranza negli Stati Uniti. «Sin dalle prime battute, il Comitato ha avuto una azione molto efficace nella raccolta fondi – prosegue Riccardo Marina – e questo grazie anche all'aiuto che abbiamo avuto da tanti Comuni vicini e anche in ambito nazionale. Un ringraziamento va anche al sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli che, attraverso le sue conoscenze, ha reso possibile una serie di passaggi televisivi sui canali della Rai». Il riferimento del papà di Samuele è alla partecipazione della moglie, del bambino e del presidente del Comitato ad una trasmissione che va in onda su Rai Uno e della quale è autore il dottor Romano Ciriaci, insignito nell'agosto dello scorso anno della cittadinanza onoraria di Portopalo per lo spontaneo impegno manifestato a più riprese su tematiche riguardanti la piccola comunità marinara. Il bambino potrebbe ritornare a New York entro la fine di quest'anno.

sergio taccone
Fonte: LaSicilia.it il 01-06-2004 - Categoria: Cronaca

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