«Purtroppo i pregiudizi sono spesso dettati dall'ignoranza ecco perché si parla a sproposito dei rumeni confusi con i rom»
Da anni fa la spola tra Bucarest e Pachino. Corrado Sgandurra, eclettico musicista pachinese, con la passione per tutto ciò che è innovazione in campo musicale, seguendo i canali della fusion e del jazz, nelle sue mille declinazioni. Dopo giorni in cui si è parlato, molto spesso a sproposito, dei rumeni, confondendoli spesso con i rom, l'artista pachinese ci fornisce la sua testimonianza, da conoscitore discreto della Romania. “Qui la situazione attuale vede i rumeni prendere le distanze dai rom. I due gruppi etnici hanno poche cose in comune: innanzitutto il differente credo religioso. I rumeni, infatti, sono ortodossi, i rom in larghissima parte musulmani. Le altre differenze sostanziali sono legate alla lingua: i rom parlano una lingua particolare, usando il rumeno solo in pubblico e si tratta di un idioma diverso rispetto a quello ufficiale”.
Ma in Italia cosa si sa della Romania? “In realtà l'italiano medio sa poco di questo paese neocomunitario, troppo poco. Qui l'economia va a gonfie vele, crescendo a vista d'occhio. La città di Sibiu è capitale europea della cultura, gli stipendi si sono triplicati nel giro di 3 anni e l'euro ha perso circa il 30 % del suo valore, negli ultimi 2 anni, nei confronti del leu. Vivo molto bene a Bucarest, mi sento come a casa mia e poi questa città offre tante opportunità in questo periodo storico. Il resto – conclude Sgandurra - sono pregiudizi dettati molto spesso dall'ignoranza”.
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 15-11-2007 - Categoria: Cronaca