PORTOPALO - Cammisuli e Taccone hanno già contattato le sedi istituzionali regionali e nazionali per la paventata chiusura. Una legge regionale mette in serio rischio l'esistenza della tonnara di Capo Passero. La disposizione legislativa in questione è la n.2/2004. L'articolo 1 di questa legge definisce l'estinzione dei diritti esclusivi di pesca. Questo, nelle intenzione del legislatore, al fine di incrementare l'attività di pesca con la modernizzazione degli impianti, delle attrezzature e dei sistemi di pesca, per tutelare il patrimonio anche culturale legato alla pesca tradizionale. Questo potrebbe determinare il definitivo tramonto della tonnara di Capo Passero che, tra mille difficoltà e sacrifici è stata calata fino a due anni fa. Il 20 aprile scorso l'assessorato al territorio e ambiente ha diramato una circolare relativa alla legge 2/2004. In sede di prima applicazione della legge e limitatamente al primo anno l'assessorato regionale rilascerà, esclusivamente agli enti pubblici che ne facciano richiesta, l'autorizzazione ai soli fini di ricerca sperimentale per l'utilizzo degli specchi acquei demaniali e sui quali insistevano i diritti esclusivi di pesca estinti. Dopo l'emanazione della circolare regionale il sindaco Fernando Cammisuli e l'assessore alla pesca Michele Taccone hanno contattato sia gli organi regionali che il Ministero delle politiche agricole che ha competenza in materia di pesca. "Abbiamo esposte le nostre preoccupazioni - afferma il sindaco Cammisuli - anche perché quest'anno si stavano predisponendo le procedure per la calata della tonnara di Capo Passero.
In questo non si può non sottolineare lo sforzo fatto dalla famiglia dei Bruno di Belmonte, titolare del diritto di pesca". L'assessore Taccone sottolinea questo aspetto. "Le difficoltà sono sia per i Belmonte che per la cooperativa di tonnaroti impegnata a calare la tonnara. E' nostra intenzione portare il problema nelle sedi istituzionali di Palermo e Roma per far capire che la tonnara di Capo Passero va considerata come tonnata attivae non dimessa e che va tutelata anche per quello che rappresenta da un punto di vista storico". Da qualche settimana a Portopalo si è tornato a parlare della ripresa di questa attività e questa novità legislativa potrebbe sancire l'inizio della fine di questa realtà.
sa. mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 11-05-2004 - Categoria:
Cronaca