Nonostante un'età veneranda negli ultimi anni della sua vita, il principe di Belmonte faceva continuamente spola tra i locali, per buona parte in disuso della tonnara di Portopalo e la sua abitazione nella vicina Ispica. S'era messo in testa, l'idea di rispolverare la calata della rete della camera della morte, per intercettare come un tempo, in questa tonnara di "ritorno" per l'appunto questo straordinario pesce. O perlomeno quello che riesce, ancora, a sfuggire agli attrezzati pescherecci giapponesi che in acque internazionali ne fanno razzie in Mediterraneo, dopo che i branchi sono andati a depositare le uova nelle acque calde dell'Africa meridionale. Un'impresa che gli era riuscita dopo tantissimi anni e, con cocciutaggine, stava lavorando prima di morire anche all'eventualità di allettare l'assessorato regionale ai Beni Culturali, affinché di decidesse di procedere, nel concreto, al restauro conservativo dei manufatti industriali che avevano ospitato per tanto tempo l'industria conserviera d'inscatolamento del tonno, esattamente come aveva personalmente fatto per alcune vecchie imbarcazioni (scieri, muciaghe etc.) di tonnaroti, le quali avevano trovato sistemazione in manufatti di sua proprietà nell'isola di Capo Passero.
Questa idea o meglio questa sorta di testamento spirituale che questo vecchio nobiluomo ha lasciato in eredità, potrebbe costituire senza dubbio un notevole incentivo e anche una rivalorizzazione turistica di questa negletta costa sud della nostra provincia, non è stata sinora raccolta. Eppure proprio in questi giorni nel mirino dell'attenzione dei media ma soprattutto dei turisti, si pone la calata della tonnara in quel di Favignana che al di là della quantità di tonno che verrà pescato. Desta interesse per tutto quel cerimoniale che gli ruota attorno e condotto con maestria da uno degli ultimi rais che fanno diventare, questo avvenimento, un operazione di marketing, sicuramente da seguire e da emulare.
Giuseppe Benanti
Fonte:
LaSicilia.it il 28-05-2005 - Categoria:
Cultura e spettacolo
La Tonnara di Capo Passero e la "mattanza dei due mari"
Non sarà una "CORRIDA"
Le quattro componenti del Marketing
Il sogno di Don Pietro Bruno di Belmonte, piano, piano, credo: diventerà realtà?
Il "Comitato", si è preso la briga di comunicarmi e inviarmi un "progetto" che avevano nel cassetto da molto tempo, per non dire da sempre.
Infatti, nel Comitato,molti, hanno fatto lo stesso sogno del "Principe".
Il mio primo ricordo della Tonnara è dell'anno 1962,quando dal Canada era tornata Zia Marietta e il marito Meilach, dopo tanto tempo che erano stati via, emigrati in quella lontana terra.
Ricordo che,con altri parenti, accompagnai la zia e lo zio proprio nello spazio antistante la bellissima piazza dei due Mari,che allora non esisteva.Per assistere, da lontano, alle operazioni della mattanza della Tonnara di Capo Passero. Molti, fra i partecipanti all'avvenimento, erano muniti di regolare binocolo.
Poi, nel corso degli anni, come documenta molto bene l'Ing. Corrado Chiavaro, nel sito apposito, http://web.tiscali.it/portopalo/LaTonnara.htm, dove pubblica la sua tesi di Laurea, che ha in oggetto proprio la tonnara di Portopalo.
La tonnara subisce, a livello fisico ed architettonico, l'oblio della tempo, e la diversa disposizione degli assetti di navigazione dei tonni, nel bacino del mediterraneo, di cui si studiano da data immemorabile i possibili percorsi, ne determina la totale chiusura.
Il primo ad occuparsi di questi fenomeni migratori dei tonni nel mediterraneo fù Aristotele.
Ma io credo che il sogno possa diventare realtà ed evocare oltre al valore puramente "economico" dell'operazione,ma che deve essere comunque contenuto, un "plusvalore" ,insito, che riguarda l'aspetto di puro MARKETING, folckoristico ed antropologico dell'avvenimento che potrebbe avere vasto richiamo nel territorio. Veicolando un valore puramente culturale ed evocativo abbastanza vasto a livello regionale e nazionale ed internazionale.
Ecco perchè è importante che su questo tema, contestualmente a quello della musealizzazione delle attrezzature delle tonnare:scieri,muciare, reti, ancore, mazzere, cordame, galleggianti, uncini, ecc.ecc.ecc.occorre tenere conto,anche, dell' aspetto scenografico evocativo culturale che questa riproposizione comporterebbe per il luogo.Che assumerebbe l'onere della rievocazione primaria delle nostre fonti culturali.
Ecco perchè è importante che su questo tema, si lavori,per una volta, in armonia fra tutti, per raggiungere l'obiettivo di potere proporre una operazione culturale che ha in oggetto: Le fasi reali di tutte le operazioni che riguardano la Tonnara di Capo passero, a Mare e a terra."
Ma a questo punto si impone una domanda. Ma dove prendiamo il prodotto primario?
Cioè i tonni...
Ma è semplice.
Al vicino impianto di acquacoltura, ACQUAZZURRA, chiediamo,gentilmente, di partecipare al progetto,con obiettivo di fornire la materia prima,e realizzando un apposito modulo di allevamento biologico di Tonni.
O lasciando insediare una società diversa e apposita per l'allevamento di Tonni.
Hai visto mai che quelli in "cattività" possano richiamare i tonni che navigano lontani dalla costa nello Ionio: friiiiiiiiiiiiiii friiiiiiiiiiiiiiiii frriiiiiiiiiiiiii, buffa questa! ma, hai visto mai?????
A questo punto. La Società costitutiva promotrice che è il "Comitato" estende a tutti l'invito di fare propria questa proposta.
La Soprintendenza, PIT9, Gal Eloro ,Consorzio dei due Mari, la proprietà attuale, il comune di Portopalo,di Pachino, la Provincia, di Siracusa e Ragusa, lonorevole Bono, l'Onorevole Granata, l'On De Benedictis, Sen. Rotondo, il sen. Caruso Verso, la Guardia Costiera, la Marina Italiana, quella americana e della Nato, il comando dei vigili urbani, le associazioni di categoria, la Marineria di Portopalo, di Marzamemi, aderiscono anche gli scali di alaggio, le associaziazioni ambientaliste, o meno: si facciano carico di portare avanti, unitariamente, un progetto per la rimessa a mare della Tonnara di Capopassero.
Costituendo una società, un consorzio, una cooperazione, fra enti diversi, che hanno lo stesso obiettivo da raggiungere.
I Tonni, naturalmente, ringraziano o non ?!?!......boh...
Cordiali Saluti, Spiros