PACHINO - «La vicenda del presidente del consiglio Blundo non è affatto chiusa, e provvederemo a rinotificare a lui ed alla moglie l'ordinanza di demolizione della struttura abusiva scoperta». Ad affermarlo è stato ieri il sindaco Giuseppe Campisi che non considera affatto definita la questione dell'incompatibilità di Blundo. «Hanno rinunciato alla sospensiva di demolizione, -ha affermato Campisi- e con questo escamotage sono riusciti a non fare rientrare formalmente Blundo nel giudizio. Tuttavia il procedimento continua ed il consiglio comunale rimane assolutamente parziale nel non volere affrontare la vicenda dell'incompatibilità di Blundo. In altre occasioni esattamente identiche, il civico consesso si è espresso per la destituzione o comunque ha affrontato il problema».
Secondo Campisi dunque il fatto che il Tar di Catania non abbia coinvolto Blundo, non lo scagiona dalle responsabilità di abusivismo tanto che la casa municipale appare orientata verso una rinotifica dell'ordinanza di demolizione. La difesa di Blundo dal canto suo è invece orientata ad accelerare i tempi relativi alle perizie richieste dal tribunale amministrativo per chiudere la vicenda. Alla base di tutto ci sarebbe inoltre un trattamento disparitario poiché la casa municipale per l'immobile della moglie di Blundo non avrebbe concesso la sanatoria, mentre per altri immobili che si trovano nelle stesse condizioni la sanatoria sarebbe stata concessa. Una disparità di trattamento su cui il Tar si dovrà pronunciare.
Sa.Mar.
Fonte:
LaSicilia.it il 09-02-2008 - Categoria:
Politica