La zona portuale ha bisogno di aiuti

PORTOPALO - Il recente vertice svoltosi nella sede dell'Ufficio locale marittimo (Locamare), alla presenza del comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Antonino Munafò, è servito per fare il punto sulla disastrosa situazione in cui versa l'area portuale. Vertici dell'autorità marittima e dell'amministrazione comunale sono stati concordi su tutti i punti della questione ma occorre far pressione sugli organi regionali competenti poiché il quadro del porto è oltremodo preoccupante e va a sommarsi al resto dei problemi che sta attraversando la marineria locale, non ultimo quello del mercato ittico chiuso al pubblico e al quale possono accedere solo gli operatori commerciali. Su un punto si può subito cambiare registro: il rafforzamento della presenza del personale di Locamare nell'area portuale, che è requisito fondamentale e che funge deterrente verso chi crede di poter fare ciò che vuole all'interno del porto, compreso l'abbandono di rifiuti in ogni dove. In paese da alcuni giorni si parla inoltre dell'avvio di una petizione pubblica per sensibilizzare le autorità competenti affinché si possa destinare l'ex caserma della Guardia di Finanza (il distaccamento di Portopalo delle fiamme gialle è stato accorpato da alcuni mesi a quello di Marzamemi) a sede dell'Ufficio locale marittimo. Lo stato risparmierebbe oltretutto anche i circa 1200 euro mensili che vengono pagati per l'affitto dell'immobile di via Carlo Alberto, in pieno centro abitato e quindi lontano dal porto, dove da anni si trova Locamare. I pescatori intanto rigettano le accuse di essere loro gli artefici della sporcizia lasciata ovunque e della distruzione delle colonnine dell'acqua.

“Non sempre si può additare il pescatore riguardo a ciò che accade di sbagliato al porto – afferma Angelo Cannarella, pescatore, armatore ed anche ex assessore comunale – poiché in qualche occasione, vedi il furto della centralina elettrica nelle colonnine dell'acqua, ritengo che possa essere stato chiunque, anche uno che con il nostro settore nulla ha a che vedere”. Cannarella conferma lo stato di fibrillazione della categoria che trova nella situazione attuale del mercato ittico l'aspetto più preoccupante. “Purtroppo in questo frangente una larga parte della marineria portopalese è preoccupata perché il pubblico non può avere accesso all'interno del mercato. – aggiunge Cannarella – Abbiamo fiducia nel sindaco e nell'amministrazione comunale affinché possano trovare finalmente una soluzione che possa prevedere l'ingresso delle persone al mercato ittico e in tempi brevissimi. Se l'estate infatti passa con questo trend ci avvieremo ad affrontare un inverno all'insegna di grosse difficoltà di natura economica. Non penso di dire una cosa banale asserendo che se salta il settore della pesca Portopalo crolla da un punto di vista economico, visto che sono tante le famiglie che vivono con il lavoro in mare”. L'amministrazione comunale sta attenzionando questo problema da tempo. Va detto che a vietare l'ingresso del pubblico al mercato ittico è una norma in vigore e al quale bisogna sottostare ma si stanno cercando soluzioni alternative (e a stretto giro di posta) affinché, nel rispetto della legge, si possa tornare alla normalità. Ovvero: il mercato ittico con il pubblico che può liberamente accedervi per acquistare il pesce fresco. “Il malcontento all'interno della marineria locale è molto elevato”, conclude Angelo Cannarella.

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 10-07-2006 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
La Pianificazione Regionale, Provinciale, locale....

Il Piano Regolatore del porto

L'autorità portuale


Io credo che la rada e la marineria di Portopalo, se hanno un piano valido, e dei politici seri, ( su certe cose si muovono in sintonia), (e la questione del Porto è una questione di tutte le parti politiche e sociali) si deve e si possono raggiungere livelli di sviluppo interessanti per il futuro di questo importante luogo marittimo.

invento..

"Sono fuori al paese, e con la macchina percorrò la strada che da Portopalo mi porta alla rada..."

Non appena esco, e incomincio a scendere sul lieve declivio stradale, che aumenta man mano, sull'asfalto incandescente e molliccio si alzano vampate visibili di calore che colorano l'aria di mille bagliori di fuoco accecante, che contrasta con il grigio metallizzato del mare dove si riflettono in controluce, sotto a miei occhi, le sagome scure delle barche ancorate nella rada.

Sotto questi questi vampi accecanti del sole di Luglio, con il bene che ti voglio...penso: è uno dei pochi tratti di strada dove a quest' ora, che volge al meriggio, si ha questa caratteristica che poi prosegue per quasi tutto il resto della giornata fino, quasi ,al tramonto.

Sono le due e mezza di pomeriggio, e il mare brilla come una lucente spada sotto gli incandescenti abbracci delle lingue di fuoco che mi raggiungono in viso...

Un bagliore accecante....

Il mio persol non basta a schermare i raggi dell'infuocato sole di Luglio...

Ed all'ora mi calco in basso la visiera del mio cappellino da baseball.

Poi, scendo fino a davanti al mercato ittico, parcheggio!

Con lo sguardo verso la rada!
Sulla destra si ergono le strutture dello scalo d'alaggio... quanche barca semi affondata alla fonda..-
E nell'attimo in cui stò scendendo dalla macchina...
Penso.....
imaginando di potere guardare e mi dico: si gioca, in queste ore, a Portopalo: un contrazzione del libero mercato!

Fatto, che consolida e instaura rapporti penalizzanti per l'intera marineria locale e per tutta la comunità.

Non potrò accedere alla struttura ittica.....

Non potrò guardare, con i miei occhi, disposti su appositi cassette: il meglio del pesce mediterraneo.

Tutte le varietà della pesca di fondo: Triglie, polipi, pesci spada, razze, tonnetti, aragoste, seppie,ecc.ecc...
E poi, dai...
Vuoi mettere... l'aria di festa...gli echi degli astaroti che si sovrappongono al brusio di tutta quella gente festante e ben contententa di essere in questo luogo...
E' un vero e proprio momento di incontro pubblico...il mercato ittico...
Chi, come i locali ed i turisti può avere il piacere di andarsi a rifornire direttamente di tutto questo ben di Dio...???
Questa vicenda della chiusura del mercato,credetemi, è un grave attacco alle abitudini e agli usi e costumi locali...

Un sommovimento epocale che deve trovare immeditamente ristoro...
Ma volete mettere...
Tutte quelle famiglie...amici...comitive..bambini festanti che guardano estasiati i pesci ..

Quelle famigliole che si danno appuntamento al mercato...per comprarsi del buon pesce di qualità al prezzo giusto per farsi una grigliata in santa pace...
Se la memoria non mi inganna qui negli anni scorsi
entrano centinaia di persone che compravano direttamente scontando prezzi abbastanza accessibili...
Personalmente mi sono trovato sempre bene...
Alcuni anni fà addirittura trovai il Sindaco ed il vicesidendaco che per permettere la normale apertura del mercato si erano improvvisati vigili urbani..
Un momento d'incontro ad alte temperature, se volete, ma vale la pena di accostarsi a quella festa almeno una volta l'anno...

Il mercato ittico è una tradizione che deve essere al più presto riattivata nelle forme e nei modi imposti dalle leggi vigenti..
E' un puntiglio che l'amministrazione di Portopalo cercherà di onorare in tempi rapidi...( Hooooo, mi raccomando che mi devo comprare uno spadino)

Il problema è di una certa importanza economica per tutti i pescatori della marineria di Portopalo di c.p.

Mi sembra ovvio scrivere, che se il "produttore" riesce a vendere il prodotto all'asta pubblica, in estate, specialmente, riesce a spuntare per se introiti più cospicui.

Invece oggi per effetto della limitazione di mercato e visto l' accesso vietato al pubblico, e dunque in presenza di una restrizione del pubblico e dei privati compratori, riesce, evidentemente, ha spuntare un prezzo inferiore.

Insomma, ossimoricamente, è un macello....

Un disagio per tutti..venditori e pubblici compratori..
Come potrei essere io...
Mi devo limitare a guardare le cassette di pesce che vengono caricate sui carrelli per essere portati all'interno.
Una,due,tre,barche,..Piano piano la Rada si riempe di imbarcazioni che vengono dal mare con il loro carico di pesce appena pescato..La loro mercanzia..Il PRODOTTO...profumato di mare...

Poi penso ancora che sull'organizzazione del porto e sulle sue attività generali della rada si aprono delle serie problematiche per il futuro.

La prima, positiva, poichè potrebbe rafforzare e mantenere ritmi elevati di occupazione locale nel prossimo venturoso futuro;

la seconda, da verificare ma, negativa, nello stesso tempo, si amplifica la possibilità che queste infrastrutture e leve economiche possano, come lo sono, essere soggette ad interessi di parte di tipo illegale.

La trasparenza è l'arma migliore, e la collegialità è il grimaldello per potere aprire una nuova porta di speranza per dare il via allo sviluppo locale.

L'idea di insediare gli uffici marittimi della Locomare nella sede dell'ex guardia di Finanza è una ottima idea.

Và in automatico...come scelta ed organizzazione logistica...

Sicuramente occorrerranno dei lavori di bonifica e ristrutturazione nella palazzina della Finanza, prima dell'insediamento dei nuovi uffici..

Oltre al Comune di Portopalo, che è l'ente più interessato, per accellerare l'iter potrebbero chiedere di muoversi e dare una mano anche alla provincia diSiracusa.

Ma credo che la parte maggiore debba essere fatta dall'amministrazione Regionale e dagli uffici preposti.

Ma una mano d'aiuto andrebbe anche dato in questa circostanza...

E, non sarebbe male, se la provincia si cominciasse a preoccupare di più di questa struttura portuale per via dei collegamenti stradali e di mercato non sarebbe male
Lo dico in forza ai vari piani di sviluppo organizzati dalla Provincia e del Gal Eloro. Lo dico per l'asse 1.4 A dei piani europei attivato ad Augusta(vedi articolo di oggi su La Sicilia)
http://www.lasicilia.it/giornale/1107/SR1107/SR/SR06/04.html
Mi riferisco al mercato ittico...

Ma come, si parla di marketing dei prodotti....ittici ecc ecc..

e di tutte le previsioni che si sono inventate, e nel faraonico progetto del ecomuseo del mediterramneo e nei progetti del Gal Eloro non prevedono un cospicuo finanziamento per la sistemazione del polo di vendita al pubblico dettaglio del pesce al mercato ittico????


Ma quali analisi hanno condotto quelli dell'Eco Museo e del Gal per fare in modo di non ricomprendere anche questa struttura fra le previsioni di potenziamento e restauro e sviluppo locale???

A Pachino, si spendono non so quanti miliardi per fare l'enoteca.nel palmento di Rudinì...e a Portopalo non si attribuisce un euro per potenziale il secondo mercato più importante della Sicilia ????

Ci vuole poco per capire che il piano psl del Gal Eloro non tiene in alcun conto del potenziamento delle vie.
Poichè, dopo avere progettato le vie delle mandorle, del vino, che è pure importantissimo,e poi quella dell'Olio, francamente mi pare di capire che si sono dimenticati la via più importante che è quella del mare...!

Per capire cosa c'è di concreto sulla questione che attiene il nodo strategico portuale di tutta la sicilia, dopo Mazzara del Vallo, ha chi dobbiamo chiedere lumi???

Tutti sappiamo che, tuttavia, Portopalo di Capo Passero è stato oggetto di un cospicuo finaziamento per il porto turistico.

E' ovvio che tutte queste pratiche di finanziamento, devono confluire all'interno del Piano regolatore del Porto.

A cui bisogna dare forza d'istituzione per realizzare oltre all'autorità portuale anche la società mista di gestione della Rada di Portopalo di Capo passero.

Dove fare confluire, fra pubblico e privato, le competenze per attivare e strutturare un'opera pruduttiva che potrebbe rilevarsi il motore dello sviluppo turistico e produttivo dell'intero territorio sud della sicilia.

Superando come un'orbita stellare la strategia del camaleontismo e il vecchio localismo, con i nuovi uomini capaci di fare diventare un nodo il promontorio...

Ho visto che sulla questione portualità sud, nel programma del presidente Marziano: non se ne parla neanche.

Per cui la Provincia sotto questo aspetto infrastrutturale è completamente assente.

Io mi chiedo: come mai???

Va bene, capisco le differenti posizioni politiche fra il presidente e il sindaco di Portopalo, ma la programmazione della pianificazione della rete provinciale dei trasporti non può, ancora oggi, risentire di questi riflessi personalistici e di contrapposizione politica.

Facendo in questo modo vedo anche sacrificata l'autonomia del territorio di Pachino.

Insomma, come ho già scritto in altre occasioni: la politica di Marziano arranca e non è insufficiente a dare un serio sviluppo equilibrato a questo territorio...( Parlo del Promontorio nel suo insieme, che ricomprende i territori di Pachino e Portopalo.)

Si utilizzano fondi impropri ( l'hanno ammesso gli amministratori stessi) per realizzare piccoli lungomari, quando la funzione della provincia è ben altra...
Il problema, semplice, stà tutto qui.

Tu,caro Presidente Marziano, non puoi utilizzare fondi della provincia: dove non ti appartiene.

Tu,caro presidente Marziano, hai voluto fare quella operazione contro gli interessi della città e dell'intera comunità di Pachino...

Per allontanare, nei fatti, la possiblità di fare proseguire e dare forza alla proposta politica che è quella della rivendicazione territoriale con Noto. Da Marzamemi, fino a San Lorenzo.

Ma non capite, cari lettori e cittadini di pachino e di Portopalo, che se noi si avesse tutto quel territorio: nelle casse del comune confluirebbero moltissimi euro in più!!
Le tasse (ici) di tutti quei fabbricati di pachinesi che pagano le tasse al comune di Noto???

Pachino con quel territorio avrebbe dei margini di sbocco economico non indifferente.

Si vedrebbe riequilibrare dal punto di vista urbanistico una complessiva e migliore utilizzazione e programmazione e pianificazione del territorio...

Il comune di Pachino acquisterebbe maggiore credibilità nel suo complesso, e aggregandosi con Portopalo si potrebbero discutere scelte e un ulteriore allargamento nelle zone conflittuali come può essere la zona di Torrefano..

Tutta la comunità di Pachino di Prtopalo e del promontorio ne avrebbe giovamento.

Ecco, questo è il progetto irrinunciabile di qualsiasi amministrazione che vuole bene alla comunità pachinese, credo.


Ma per realizzarlo ci vogliono uomini che credono a questo progetto...

Bene, è bene che si sappia: che ci sono politici della sinistra che si prestano a questo gioco del signor Marziano..

Ad iniziare dalla Compagna Ignaccolo che non ha mai detto una parola sull'argomento..

Per non riferire di quello strumentale abbozzato dai compagni, si fà per dire di Rifondazione...Comunista....
Hanno utilizzato la questione lungomare per attaccare Marziano fino a quando la Palombella non è stata sicura di fare l'assessore alla Cultura...E ricevere cosi l'obolo per interessarsi d'altre cose..Come portare retoriche fiumare di parole a gente che vive in condizioni di estremo degrado da sempre...mi riferisco ai cittadini che vivono alle case popolari di Via Mascagni....

Altro che collegamenti....e istituzioni...

Per questo dico anche che questi soggetti sono i primi detrattori e falsi amici della comunità di Pachino...

Ecco perchè in base a questa fondamentale proposta politica, di assetto del territorio, alla nuova nuova amministrazione chiediamo di sviluppare i passaggi contenuti nel suo programma che coincide con questa prospettiva...

Bisogna fare una valutazione politica: ora!
Per dare una direzione ben precisa all'azione politico-amministrativa che la nuova amministrazione dovrà intraprendere su questo importante argomento in futuro.



Saluti territoriali,Spiros