PACHINO - Arriva finalmente in consiglio comunale il regolamento per l'istallazione di antenne di telefonia cellulare dopo un iter alquanto travagliato. La seduta fissata è quella del 28 di questo mese alle ore 20. Molte le battaglie e le petizioni contro l'istallazione dei ripetitori all'interno del centro abitato che di fatto al momento hanno bloccato la messa in funzione di ben tre ripetitori. Il comitato presieduto dall'ex onorevole Gioacchino La Corte aveva presentato una proposta di regolamento elaborato dalla mano esperta di un giovane ingegnere elettronico che, sulla base della sua esperienza nel settore, aveva proposto un articolato regolamento che tutelava ampiamente la popolazione. Il regolamento prevedeva un iter alquanto complesso per le aziende di telefonia mobile che si vedevano obbligati alla presentazione di piani triennali di copertura, un monitoraggio delle emissioni, lo spostamento delle antenne attualmente site nel centro abitato in luoghi fuori dal perimetro urbano. Dopo diverse riunioni tra gli amministratori ed i cittadini che protestavano e la promessa dell'adozione in tempi rapidi dello strumento normativo che potesse in un certo senso tutelare la salute dal pericolo presunto dell'elettrosmog, la casa municipale si decise ad adottare un regolamento, ma non quello proposto dal comitato che aveva ricevuto il parere negativo degli uffici comunali, bensì un altro, più snello, elaborato dal legale del comune. Tale regolamento però non ha soddisfatto il comitato cittadino che a fine gennaio lo definì un "non regolamento" perché privo di effetti concreti. In particolare a non convincere La Corte era il rinvio che il regolamento faceva ad alcune norme in vigore che secondo lui non tenevano conto della salvaguardia della salute pubblica.
"Il sindaco mi ha detto, -ha affermato La Corte- che la casa municipale non è attualmente in grado di attuare il regolamento da noi proposto perché troppo complesso e difficilmente applicabile. Secondo il sindaco l'ideale sarebbe l'adozione del nostro regolamento, ma per il momento ne sarà adottato un altro in attesa di un miglioramento dello stato di cose. Noi non condividiamo tutto questo. Se non sono in grado di attuare un regolamento fatto in maniera impeccabile diano incarico ad un professionista esterno che possa anche istruire il personale a dovere e rendere dunque operativo lo strumento da noi proposto". Barone da parte sua sostiene per il momento l'adozione di un regolamento più snello e meno vincolante. "Con questo strumento che proporremo al consiglio di adottare intendiamo tutelare le aree sensibili, cioè chiese, scuole, asili, luoghi di ritrovo. Riteniamo che questa sia la scelta giusta per salvaguardare implicitamente tutto il territorio. Non istallare infatti ripetitori entro un certo raggio da queste aree sensibili in realtà significa escludere la presenza di antenne entro il centro abitato. Abbiamo inoltre ripreso i contatti con l'esperto del comitato per vedere di integrare la bozza da noi proposta con i preziosi suggerimenti che provengono dai cittadini". Intanto il comune ha nominato l'avvocato Giuseppe Sena per proporre ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo contro la decisione del Tar di Catania che dava via libera all'istallazione di un ripetitore dell'H3g in via Torino. I lavori erano stati interrotti con ordinanza della casa municipale dato che non erano ancora trascorsi i 30 giorni dalla dichiarazione di inizio lavori presentata dall'azienda. "Chiediamo -dice La Corte che ha convocato per questo pomeriggio una riunione del comitato- che il legale incaricato dal comune contatti il nostro esperto per impostare a dovere l'iter legale. Si rischia infatti che il contenzioso venga perduto così come accaduto per il ripetitore di via Garibaldi".
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-02-2005 - Categoria: Politica