PACHINO - La fine delle vacanze estive ripresenta, come ogni anno, l'incubo del caro-scuola. Sono molte le famiglie che popolano le cartolibrerie locali per fornirsi dei libri di testo per i loro figli. "I libri costano - dice la signora Vincenza Campisi - io ho tre figli e frequentano tutti la scuola. Tra la spesa dei libri, lo zaino, i colori e cancelleria varia, nei mesi che vanno da settembre a dicembre, mi trovo a dover affrontare una spesa non indifferente. Spesa che faccio con piacere però vorrei dover comprare meno libri". Facendo un po' di conti, per comprare i libri di testo di una prima media, le famiglie pachinesi spenderanno 266,15 euro, per la prima classe del liceo scientifico e socio-psico-pedagogico, 355 euro, per l'istituto alberghiero 302,70 euro. Meno costosi l'istituto professionale per l'agricoltura e l'istituto tecnico, infatti per frequentare la prima classe dei due istituti, bisognerà spendere 265,75 euro per l'Ipa e 227,40 per l'Itis. "Il problema principale - spiega la signora Angela Tiralongo, proprietaria di una cartolibreria del centro della città - sta nel fatto che gli insegnati della varie scuole adottano più libri per l'insegnamento della stessa materia.

In realtà non esiste un caro-libri in quanto quest'anno, l'aumento sul testo è irrisorio, si tratta di pochi centesimi per libro. Il vero problema da evidenziare è il caro-scuola ovvero, il fatto che i ragazzi sono costretti a comprare due o più libri per materia con il rischio di usarne solo uno. Il periodo scolastico - continua la signora - deve rispettare dei tempi e difficilmente gli insegnati riescono a finire i programmi quindi, perché obbligare i ragazzi a comprare dei testi che resteranno nuovi?". Dello stesso parere la signora Paola Caruso che sostiene il troppo spreco scolastico. "Io - dice la signora - per la cultura di mia figlia spenderei anche l'impossibile però non mi sembra corretto che le famiglie siano costrette a comprare dei libri che poi non verranno mai aperti".

S.S