PACHINO - Lo stato di allerta del comparto agricolo ed i problemi della pesca sono stati sottoposti ieri pomeriggio direttamente al principale referente nazionale, il Ministro delle politiche agricole e forestali Gianni Alemanno in visita a Pachino e Portopalo. Dal pomodoro di Pachino all'ortofrutta in generale, dalla crisi vitivinicola a quella più recente dell'olio, dal settore degli agrumi a quello della frutta secca, l'agricoltura della zona sud e di tutta la provincia in generale non gode certo di buona salute. Ad attendere Gianni Alemanno a Pachino c'erano tanti imprenditori agricoli vogliosi di porre al Ministro degli interrogativi sul futuro del settore trainante, l'agricoltura. Il consorzio per la tutela dell'Igp Pomodoro di Pachino presieduto da Salvatore Dell'arte ha sintetizzato in otto punti le problematiche che affliggono il comparto agricoltura e precisamente il continuo aggravio dei costi di produzione (manodopera, trasporti, materie prime) che determina una scarsa competitività rispetto alle produzioni estere, la concorrenza sleale dei prodotti di importazione a causa della mancanza di controlli igienici e fitosanitari, la carenza di infrastrutture e di vie alternative al trasporto gommato, l'introduzione della tassa di esportazione, la scarsa valorizzazione dei prodotti Igp e Dop, l'eccessiva frammentazione dell'offerta favorita da una legislazione troppo permissiva, le forme di speculazione e la differenza abissale tra i prezzi all'origine e quelli di vendita al dettaglio, la mancata attuazione della legge sulla crisi di mercato. Questi sono gli interrogativi che il Consorzio ha sottoposto alle attenzioni del ministro Alemanno.
Una crisi che Dell'Arte non ha esitato a definire profonda e strutturale e che in breve tempo potrebbe portare alla chiusura di molte aziende. Alemanno ha risposto alle richieste del settore e nel suo intervento ha dichiarato: «Sensibilizzerò l'ispettorato repressione e frodi a maggiori controlli e chiederò un dossier specifico per evitare le truffe purtroppo molto diffuse. Mi impegno inoltre a nome del governo ad approntare, prima della fine della legislatura, un condono per i contributi agricoli non pagati e ad affrontare in maniera più generale la riforma agricola. Il governo italiano peraltro è già intervenuto per evitare che la riforma Dini del '95 entrasse in vigore equiparando le regole contributive agricole a quelle dell'industria. Per noi la cura del settore agricolo è prioritaria». Sul fronte pesca Alemanno ha dichiarato: «E' impensabile che si possa abbandonare un settore importante come la pesca. Il mio preciso impegno è l'attuazione di misure precise per ridurre l'Iva per le imprese ittiche, equiparandola a quelle delle aziende agricole. Inoltre parlerò con il ministro dell'economia per vedere il da farsi sul fronte del costo del carburante, che ha raggiunto livelli insostenibili. Difendere la pesca vuol dire difendere anche un pezzo della nostra identità».
Salvatore Marziano
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 16-01-2006 - Categoria: Economia