Le regole dei politici la chiarezza dei giudici

Le regole dei politici la chiarezza dei giudici La notizia relativa al responso del Cga che ha accolto il ricorso presentato dal sindaco Barone contro l'ordinanza di sospensione emessa dal Tar di Catania sul caso Giliberto e che sancisce sostanzialmente l'estromissione dell'assessore Giliberto e il reintegro della Beninato in seno alla giunta municipale, ha in breve fatto il giro della cittàdiventando l'argomento principale delle discussioni nei luoghi di ritrovo.
Nei bar, nei supermercati, nelle sale da barba a tenere banco è sempre il caso dell'assessore che ha fatto ricorso alla giustizia contro la sua estromissione voluta dai partiti politici. «Gli sta bene - dice Sebastiano, un arzillo frequentatore della piazza - ultimamente era diventato quasi un divo del cinema. E poi non è giusto che abbia incassato l'indennità di assessore senza aver lavorato. Doveva rinunciarci». «Era prevedibile - dice Antonio, 29 anni, praticante avvocato - si dice che tra il Tar di Catania e il Cga di Palermo non corra buon sangue e a farne le spese probabilmente è stato Giliberto. Con ogni probabilità la questione non può considerarsi chiusa. Potrei scommetterci sopra che il Tar nel pronunciarsi nel merito tornerà a dare ragione all'assessore uscente. A quel punto sarà necessario un nuovo reintegro ed il sindaco con ogni probabilità farà nuovamente appello. La giustizia vuole i suoi tempi…».

Per Carmelo, tabaccaio, «il problema non è Giliberto o un altro assessore, ma il metodo di lavoro e il peso che viene dato ai problemi sociali. Quello che conta è affrontare le problematiche che assillano Pachino. Che lo faccia Giliberto o qualcun altro ha poca importanza». Per Giuseppe, barbiere, «si deve stare attenti ai politici che non rispettano le regole del gioco. Non capisco molto di giustizia, - afferma - ma credo che i giudici devono fare chiarezza proprio sulle regole». «Mi fa piacere che ritorni la Beninato che è una donna. - dice Franca, 32 anni - Oggi si fa poca attenzione alle pari opportunità in politica. Inoltre penso che proprio in quanto donna la Beninato è stata trattata male. Prima i tentennamenti del sindaco nel nominarla, poi l'estromissione su due piedi e il reintegro del precedente assessore. Non ha avuto il tempo di esprimersi, di lavorare, di farsi conoscere». «Mi spiace per lui, - dice Gaetano, studente universitario - mi divertiva leggere le sue alterne vicende. Comunque mi fa piacere che si allontana la possibilità di un risarcimento danni. Un miliardo è un miliardo, e credo che tutto questo danno all'immagine non lo abbia subito».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 31-01-2004 - Categoria: Politica

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