PACHINO - Verrà ufficialmente costituito entro la fine dell'anno il comitato promotore per la nascita del consorzio «Le strade del vino». L'iniziativa, già esistente a livello nazionale, da poco tempo è stata avviata anche in alcuni comprensori siciliani. Alla costituzione del consorzio aderiscono i cinque Comuni della zona sud, Pachino, Portopalo, Noto, Rosolini, Avola, oltre alle città di Siracusa ed Ispica. L'obiettivo è la creazione di un percorso eno-gastronomico e turistico che attraversi l'intero comprensorio. Un progetto, che dietro gli scopi puramente istituzionali, consentirà di far rinascere la tradizione locale della vitivinicoltura.
La tradizione dell'uva quindi, del vino, dei palmenti, della vendemmia, che rappresenta una grande parte della cultura contadina e dell'economia del comprensorio.
Afferma l'assessore all'Agricoltura di Pachino Giuseppe Giliberto: «La nostra zona, attraverso l'attività delle aziende agricole, torna ad investire nell'ambito della viticoltura, un settore che nei decenni passati ha segnato un'importante tappa nell'economia locale, solo da qualche anno sostituito dalla proficua serricoltura». Si tratta di un'iniziativa di carattere pubblico - privata, attraverso un rapporto di collaborazione e sinergia tra le aziende private locali e la pubblica amministrazione. Alle aziende che intendono far parte del consorzio, unitamente alla domanda di adesione, è stata inviata una scheda tecnica, in cui si evidenziano i requisiti e le caratteristiche necessarie per prendere parte al consorzio.
La costituzione ufficiale avverrà con la firma dello statuto, di cui è già stata approntata una bozza, da parte dei membri del comitato promotore.
Con l'impegno di professionalità locali e sfruttando le caratteristiche di un'agricoltura di alta qualità, verranno riqualificate le aziende vinicole e i vini locali aspireranno ad una giusta collocazione nel mercato internazionale. Per il sindaco pachinese Sebastiano Barone: «Il riconoscimento delle strade del vino consentirà con la creazione di un percorso eno-gastronomico il rilancio turistico del comprensorio, attraverso la valorizzazione di enoteche, antichi palmenti, agriturismi, ristoranti, musei del vino».
Fonte:
LaSicilia.it il 13-12-2002 - Categoria:
Economia