Cultura sempre in fermento a Portopalo grazie all'iniziativa di un gruppo di cittadini che ha dato vita ad una rivista bimestrale volta proprio a mettere in risalto aspetti e tradizioni del territorio portopalese. Francesco Montalto ne è l'ideatore e l'artefice, seguito da un nutrito seguito di appassionati che a vario titolo stanno contribuendo a dare risalto a determinati aspetti del territorio, proprio da un punto di vista culturale. E' il caso di Salvo Ferrara, il ragioniere pachinese dalla sconfinata passione per la lettura, dello storico Corrado Cernigliaro, autore di un monumentale libro su "Portopalo" che ancora oggi viene letto e consultato sistematicamente, e del poeta Michele Campisi che l'anno scorso ha pubblicato una raccolta di poesie incentrata sul territorio. In questo progetto di riscoperta della cultura e delle tradizioni di un tempo c'è anche spazio per Corrado Giuliano, un giovane studente universitario che sta portando avanti una ricerca sugli antichi mestieri dei marinai portopalesi dagli anni '50 al 2000, che potrebbe inserirsi benissimo in un discorso di riscoperta di quella che un tempo veniva definita come la "cultura marinara" e che lentamente si sta perdendo anche per la tecnologizzazione della pesca giustamente imposta dai tempi moderni. Tra le tradizioni che vanno scomparendo c'è anche quella della parlata dialettale. Ed in questo caso è Salvo Ferrara a portare nuovi elementi di analisi. "Il dialetto - afferma Ferrara - traeva linfa vitale dalla famiglia". Francesco Montalto sottolinea l'obiettivo di questa iniziativa. "Nostro intento - dice Montalto - è di mettere in evidenza quello che sta scomparendo nell'ambito delle nostre tradizioni ma senza un approccio esclusivamente nostalgico. Attraverso questa rivista bimestrale si vogliono tramandare alle giovani generazioni aneddoti, racconti e tradizioni che altrimenti rischiano di perdersi".

Sergio Taccone