Ringraziamo il Ministro Gianni Alemanno per avere disposto i controlli effettuati dall’Ispettorato Repressione Frodi presso le strutture di condizionamento del comprensorio IGP “Pomodoro di Pachino”.
Dai sopralluoghi effettuati presso le aziende presenti sul territorio è emerso che il condizionamento del prodotto viene effettuato in percentuale ancora limitata secondo il disciplinare IGP “Pomodoro di Pachino”; la rimanente parte di prodotto convenzionale viene confezionata in imballaggi ove vengono usati solo marchi aziendali, mentre il nome Pachino viene indicato solo come zona di produzione ai sensi del Reg. Ce 790/2000 (norme sulla commercializzazione del pomodoro), non essendo consentito l’uso della denominazione Pachino con modalità diversa, in quanto protetta dal Reg. Ce 2081/92.
Per quanto ci risulta, a parte delle piccole anomalie riscontrate dagli Ispettori della Repressione Frodi, che hanno portato al sequestro di limitati quantitativi di pomodoro a marchio non IGP, ma utilizzando la denominazione “Pachino” non conforme alle superiori norme, il comprensorio di Pachino esce in maniera positiva da questi controlli in quanto in linea con le norme sul condizionamento e sulla commercializzazione e pertanto riteniamo di poter affermare che:
l’immagine delle aziende pachinesi esce rafforzata da questi controlli.
Ora che queste verifiche sono stati effettuate nel nostro comprensorio presso le aziende ubicate nel territorio di Pachino, ci si aspetta che controlli simili vengano effettuati in altre zone di produzione, storicamente concorrenti con il Pomodoro di Pachino e soprattutto sui mercati dove la denominazione Pachino viene genericamente usata su imballaggi provenienti da altre zone di produzione sia regionali che nazionali.
Più in generale possiamo dire che a tutt’oggi il Consorzio per la Tutela dell’IGP “Pomodoro di Pachino”, organo preposto alla tutela, al controllo e alla promozione, ancora in attesa di ricevere il riconoscimento ufficiale da parte del Mipaf, sta tuttavia ugualmente mettendo in atto ogni tentativo per sconfiggere la genericità con cui il nome Pachino viene attribuito a qualsiasi pomodoro ciliegino, indipendentemente dalla zona di produzione, ribadendo che l’IGP “Pomodoro di Pachino” è il pomodoro appartenente alle tre tipologie di pomodoro riconosciute (ciliegino, tondo liscio e costoluto) e coltivate nella zona di Pachino delimitata nel relativo disciplinare di produzione.
Si auspica quindi un tempestivo riconoscimento del Consorzio di tutela e la dotazione di mezzi e strumenti anche finanziari per potere agire nel pieno delle sue funzioni e svolgere i compiti tanto sollecitati in questo particolare momento di crisi di mercato.
Pachino li 04/04/2006. Firmato
Salvatore Dell’Arte (Pres. Consorzio)
Salvatore Chiaramida (Pres. A.T.P.T.P.)
Nello Deluca (3 A Az. Agr.Associate)
Corrado Moncada (Coop. Agricoop Pachinese)
Corrado Petralito (Coop. Faro)
Sebastiano Fortunato (Fortunato srl)
Corrado Cugno (Pres. Coldiretti)
Corrado Gradanti(Az. Agr. Gradanti)
Corrado Cugno (Az. Agr. La Soleada)
Salvatore Buggea (Coop. Oro Verde)
Massimo Pavan (PevianiFrutta)
Gennuso Salvatore (Coop. Sicil Serra)
Sebastiano Barone (Studio Tecnico Barone)
Fonte:
Segreteria Consorzio Igp il 04-04-2006 - Categoria:
Lettere