Ricevo e pubblico la seguente LETTERA APERTA ricevuta dal Sindaco di Pachino in data 11 aprile 2007.
Egr. Sig. Sindaco, è con profondo rammarico che noi, prima dai giornali poi dal documento sottopostoci, apprendiamo che una parte delta Sua maggioranza si è riunita per trattare argomenti di
ordine politico-amministrativo.
Innanzi tutto ai firmatari del documento vorremmo far rilevare che l'Assessore Casto è parte integrante della Giunta Campisi e che, senza i due consiglieri della lista Campisi e dell'indipendente Massimo Agricola, non c'è maggioranza nel Consiglio Comunale, pertanto appare quanto meno arrogante che alcuni consiglieri, assessori e
segretari di partiti si riuniscano per stilare documenti in nome della maggioranza tutta, cosi come è affermato nel documento (rigo 5°: "la maggioranza tutta nelle sue componentì politiche e amministrative…”)
Si fa presente ai firmatari del documento che, in nome, o meglio alla faccia della democraticità, hanno baipassato un elemento essenziale della politica: la collegialità, privandoci di quel dialogo che è alla base di ogni raggruppamento democratico, dialogo da cui scaturisce il coinvolgimento e la programmazione politica, dialogo che a gran
voce da LEI rivendicano negandolo essi stessi agli altri.
Ma veniamo all'analisi del documento: si fa innanzi tutto riferimento ad una riunione di maggioranza di venerdì 23 marzo, ultima riunione a cui abbiamo partecipato e del cui esito la maggioranza tutta, a loro dire, si ritenne insoddisfatta. Niente di più falso, innanzi tutto perché noi ci ritenemmo soddisfatti e poi perché i punti trattati non furono affatto la "collegialità politica" ma ben altri.
Si ricorda ai firmatari del documento, che erano tutti presenti e non ci
sembra che «soffrano di amnesia, che proprio loro misero in forte discussione l'autonomia gestionale a amministrativa del Sindaco: fu proprio il Sig. Vittorio Scirè che come portavoce della Margherita, ma sembrava il portavoce anche di Rinascita e SDI. chiese in azzeramento di tutti gli Incarichi dati da giugno in poi, intendendo
per incarichi non solo quelli di stretta pertinenza del Sindaco, come prevede !a normativa vigente perchè sono incarichi di fiducia, ma anche quelli dirigenziali che sono di stretta pertinenza gestionale.
L'unica cosa che non si voleva azzerare erano le deleghe assessoriali, tanto, così andava alla grande, ne la lista Campisi, ne l'indipendente Agricola avevano un rappresentante in Giunta. Forse quei consiglieri servivano solo come maggioranza in Consiglio Comunale.
L’assessore Blandizzi si permise anche di dire all'Assessore Casto ad al Sig. Giliberto che non avevano voce in capitolo perchè non facevano riferimento a nessun consigliere.
Forse l'Assessore Blandizzi ha dimenticato che, pur non avendo l'Assessore Casto nessun consigliere, il gruppo che a lui fa capo, partecipò in modo determinante alla vittoria elettorale dell’attuale Amministrazione.
All'affermazione del Sindaco Campisi di acconsentire a tate azzeramento purché si rappresentasse un elenco scritto degli incarichi da azzerare, tutti i componenti di SDI, Rinascita e Margherita si tirarono indietro giustificando ciò col fatto che non potevano fare un tale elenco in quanto opportunità legate non consentiva. Sanno bene quindi, i siignori firmatari del documento, che stavano proponendo un atto politico illegale che si chiama:
"RICATTO”
Sempre durante quella riunione venerdì 23 marzo si puntò il dito sull’Ufficio Tecnico e sul suo Dirigente. L'Architetto Gambuzza e l’architetto Selvaggio ebbero a dire che nell’ufficio tecnico doveva essere ripristinato il vecchio organico annullando l'incarico dell’attuale dirigente. L’Architetto Malandrino rispose che proprio due tecnici non potevano parlare perché in palese CONFLITTO DI INTERESSE. L’Architetto Malandrino disse che lui a nome dei DS voleva solo che le questioni politiche di indirizzo dell’amministrazione venissero discusse in collegialità, ma sugli incarichi di pertinenza del Sindaco non discuteva.
Quindi, Signor Sindaco Lei sicuramente ricorda bene quella riunione di venerdì 23 marzo, perche era presente, come noi ricorda bene quell’avviso che è scritto nel documento del 30 marza 2007 a Lei consegnato non dice esattamente la verità in quanto dietro una vaga proposta di COLLEGIALITÀ' si mette in atto metto un
RICATTO POLITICO che ha le sue basi in una visione della gestione della cosa pubblica improntata non su ciò che conviene alla politica.
Tutto questo salta fuori soprattutto dai punti 1 e 4 del documento dove si afferma:
Punto 1, che il funzionamento dell’Amministrazione, a partire dal Sindaco e dai suoi collaboratori di Giunta, deve essere improntato sulla Collegialità tra gli amministratori ed i rappresentanti dei partiti politici, come se gli amministratori non sono essi stessi indicati dai partiti politici ma come dire che i Segretari dei Partiti Politici hanno potere decisionale in giunta ed al punto 4 dove si ribadisce un lavoro di approfondimento sulle questioni relative all’organizzazione amministrativa del comune, che è come dire che i partiti politici hanno potere gestionale nell’ENTE COMUNE.
Sindaco, ti vogliono forse defraudare delle tue competenze?
A noi sembra che la Collegialità vera Lei l'abbia sempre messa in opera e, d'altra parte, non potrebbe essere diversamente in quanto fin’ora i progetti politici che Lei ha inserito nel suo programma sono stati sempre discussi colleggialmente (vedi canoni idrici, discariche, pale eoliche, zone SIC e quant'altro). Fores i partiti si dovrebbero lamentare della poca collegialità che hanno con i loroa ssessori, perché sono questi ultimi ed i consiglieri il tramite tra i partiti e l’amministrazione. E poi. Signor Sindaco, gli Assessori, ognuno nel proprio ambito di deleghe, sono Amministratori ed hanno amministrato dal momento delle elezioni sino ad ora.
Il documento del 30 marzo 2007 finisce con l’affermare che vuole essere spunto per una riflessione che si può concretizzare nell'arco di tempo di 48 ore. Ci chiediamo: nei mesi di preparazione di campagna elettorale e mesi di amministrazione durante i quali si sono spulciate tante problematiche molte delle quali risolte, si riducono poi ad una riflessione di 48 ore? 48 ore per dire che con tutti gli sforzi fatti per portare avanti un progetto politico questo è naufragato contro lo scoglio del
RICATTO POLITICO?
"NON SI DANNO UNTIMATUM A CHI E’ STATO ELETTO DAI CITTADINI …ED E' VERO, PERCHE’ LEI, SIGNOR SINDACO, E’ STATO FORTEMENTE VOLUTO DAI CITTADINI DI PACHINO CON I SUOI MILLECINQUECENTOVOTI IN PIÙ DELLE LISTE IN PRIMA BATTUTA E FORTE DI 6.200 CONSENSI AL BALLOTTAGGIO."
Ed è alla gente, oltre che ai partiti politici, che Lai deve soprattutto rendere conto del come sta amministrando e del come sta portando avanti il programma votato dagli elettori. Ma la politica pachinese, affetta da un grave morbo sociale che si chiama affarismo, fame di potere, e che antepone l'IO al "NOI" vuole ancora una volta irridere e offendere la volontà degli elettori?
Alla luce di tutto questo, Egregio Sig. Sindaco, ed alla luce di come ha cercato di emarginarci la cosiddetta Maggioranza (e diciamo cosiddetta perché la maggioranza o c'è o non c'è), noi, coscienti della volontà degli elettori al quali dobbiamo dimostrare che la vita pubblica può essere permeata di trasparenza, legalità ed efficienza, coscienti che c'è sempre stato un lavoro di scambio e di comunicazione bilateral le confermiamo la piena fiducia, la completa adesione al suo programma politico-amministrativo, non mettiamo in discussione le sue prerogative per quanto riguarda la sua autonomia di giudizio e le sue competenze, vigili sempre che ciò sia conforme al programma, ma Le chiediamo l'azzeramento della Giunta, l'azzeramento di tutti I documenti politici sinora fatti, una maggiore visibilità per tutti i componenti della Sua maggioranza siano essi rappresentanti di partiti, liste, movimenti ed indipendenti, e ci prendiamo una pausa di riflessione nei confronti delle forze politiche firmatarie del documento, rimanendo in attesa di conoscere le Sue decisioni.
Cordiali saluti.
Giuseppe Giliberto, Paola Costa, Massimo Agricola, Casto Antonino, Salvatore Campisi. Antonino Augugliaro