LETTERA APERTA al Sig. Sindaco di Pachino Dott. Giuseppe Campisi.

 LETTERA APERTA al Sig. Sindaco di Pachino Dott. Giuseppe Campisi. Ricevo e pubblico la seguente LETTERA APERTA ricevuta dal Sindaco di Pachino in data 11 aprile 2007.

Egr. Sig. Sindaco, è con profondo rammarico che noi, prima dai giornali poi dal documento sottopostoci, apprendiamo che una parte delta Sua maggioranza si è riunita per trattare argomenti di
ordine politico-amministrativo.

Innanzi tutto ai firmatari del documento vorremmo far rilevare che l'Assessore Casto è parte integrante della Giunta Campisi e che, senza i due consiglieri della lista Campisi e dell'indipendente Massimo Agricola, non c'è maggioranza nel Consiglio Comunale, pertanto appare quanto meno arrogante che alcuni consiglieri, assessori e
segretari di partiti si riuniscano per stilare documenti in nome della maggioranza tutta, cosi come è affermato nel documento (rigo 5°: "la maggioranza tutta nelle sue componentì politiche e amministrative…”)

Si fa presente ai firmatari del documento che, in nome, o meglio alla faccia della democraticità, hanno baipassato un elemento essenziale della politica: la collegialità, privandoci di quel dialogo che è alla base di ogni raggruppamento democratico, dialogo da cui scaturisce il coinvolgimento e la programmazione politica, dialogo che a gran
voce da LEI rivendicano negandolo essi stessi agli altri.

Ma veniamo all'analisi del documento: si fa innanzi tutto riferimento ad una riunione di maggioranza di venerdì 23 marzo, ultima riunione a cui abbiamo partecipato e del cui esito la maggioranza tutta, a loro dire, si ritenne insoddisfatta. Niente di più falso, innanzi tutto perché noi ci ritenemmo soddisfatti e poi perché i punti trattati non furono affatto la "collegialità politica" ma ben altri.

Si ricorda ai firmatari del documento, che erano tutti presenti e non ci
sembra che «soffrano di amnesia, che proprio loro misero in forte discussione l'autonomia gestionale a amministrativa del Sindaco: fu proprio il Sig. Vittorio Scirè che come portavoce della Margherita, ma sembrava il portavoce anche di Rinascita e SDI. chiese in azzeramento di tutti gli Incarichi dati da giugno in poi, intendendo
per incarichi non solo quelli di stretta pertinenza del Sindaco, come prevede !a normativa vigente perchè sono incarichi di fiducia, ma anche quelli dirigenziali che sono di stretta pertinenza gestionale.

L'unica cosa che non si voleva azzerare erano le deleghe assessoriali, tanto, così andava alla grande, ne la lista Campisi, ne l'indipendente Agricola avevano un rappresentante in Giunta. Forse quei consiglieri servivano solo come maggioranza in Consiglio Comunale.
L’assessore Blandizzi si permise anche di dire all'Assessore Casto ad al Sig. Giliberto che non avevano voce in capitolo perchè non facevano riferimento a nessun consigliere.

Forse l'Assessore Blandizzi ha dimenticato che, pur non avendo l'Assessore Casto nessun consigliere, il gruppo che a lui fa capo, partecipò in modo determinante alla vittoria elettorale dell’attuale Amministrazione.

All'affermazione del Sindaco Campisi di acconsentire a tate azzeramento purché si rappresentasse un elenco scritto degli incarichi da azzerare, tutti i componenti di SDI, Rinascita e Margherita si tirarono indietro giustificando ciò col fatto che non potevano fare un tale elenco in quanto opportunità legate non consentiva. Sanno bene quindi, i siignori firmatari del documento, che stavano proponendo un atto politico illegale che si chiama:

"RICATTO”



Sempre durante quella riunione venerdì 23 marzo si puntò il dito sull’Ufficio Tecnico e sul suo Dirigente. L'Architetto Gambuzza e l’architetto Selvaggio ebbero a dire che nell’ufficio tecnico doveva essere ripristinato il vecchio organico annullando l'incarico dell’attuale dirigente. L’Architetto Malandrino rispose che proprio due tecnici non potevano parlare perché in palese CONFLITTO DI INTERESSE. L’Architetto Malandrino disse che lui a nome dei DS voleva solo che le questioni politiche di indirizzo dell’amministrazione venissero discusse in collegialità, ma sugli incarichi di pertinenza del Sindaco non discuteva.

Quindi, Signor Sindaco Lei sicuramente ricorda bene quella riunione di venerdì 23 marzo, perche era presente, come noi ricorda bene quell’avviso che è scritto nel documento del 30 marza 2007 a Lei consegnato non dice esattamente la verità in quanto dietro una vaga proposta di COLLEGIALITÀ' si mette in atto metto un RICATTO POLITICO che ha le sue basi in una visione della gestione della cosa pubblica improntata non su ciò che conviene alla politica.

Tutto questo salta fuori soprattutto dai punti 1 e 4 del documento dove si afferma:
Punto 1, che il funzionamento dell’Amministrazione, a partire dal Sindaco e dai suoi collaboratori di Giunta, deve essere improntato sulla Collegialità tra gli amministratori ed i rappresentanti dei partiti politici, come se gli amministratori non sono essi stessi indicati dai partiti politici ma come dire che i Segretari dei Partiti Politici hanno potere decisionale in giunta ed al punto 4 dove si ribadisce un lavoro di approfondimento sulle questioni relative all’organizzazione amministrativa del comune, che è come dire che i partiti politici hanno potere gestionale nell’ENTE COMUNE.

Sindaco, ti vogliono forse defraudare delle tue competenze?

A noi sembra che la Collegialità vera Lei l'abbia sempre messa in opera e, d'altra parte, non potrebbe essere diversamente in quanto fin’ora i progetti politici che Lei ha inserito nel suo programma sono stati sempre discussi colleggialmente (vedi canoni idrici, discariche, pale eoliche, zone SIC e quant'altro). Fores i partiti si dovrebbero lamentare della poca collegialità che hanno con i loroa ssessori, perché sono questi ultimi ed i consiglieri il tramite tra i partiti e l’amministrazione. E poi. Signor Sindaco, gli Assessori, ognuno nel proprio ambito di deleghe, sono Amministratori ed hanno amministrato dal momento delle elezioni sino ad ora.

Il documento del 30 marzo 2007 finisce con l’affermare che vuole essere spunto per una riflessione che si può concretizzare nell'arco di tempo di 48 ore. Ci chiediamo: nei mesi di preparazione di campagna elettorale e mesi di amministrazione durante i quali si sono spulciate tante problematiche molte delle quali risolte, si riducono poi ad una riflessione di 48 ore? 48 ore per dire che con tutti gli sforzi fatti per portare avanti un progetto politico questo è naufragato contro lo scoglio del

RICATTO POLITICO?



"NON SI DANNO UNTIMATUM A CHI E’ STATO ELETTO DAI CITTADINI …ED E' VERO, PERCHE’ LEI, SIGNOR SINDACO, E’ STATO FORTEMENTE VOLUTO DAI CITTADINI DI PACHINO CON I SUOI MILLECINQUECENTOVOTI IN PIÙ DELLE LISTE IN PRIMA BATTUTA E FORTE DI 6.200 CONSENSI AL BALLOTTAGGIO."

Ed è alla gente, oltre che ai partiti politici, che Lai deve soprattutto rendere conto del come sta amministrando e del come sta portando avanti il programma votato dagli elettori. Ma la politica pachinese, affetta da un grave morbo sociale che si chiama affarismo, fame di potere, e che antepone l'IO al "NOI" vuole ancora una volta irridere e offendere la volontà degli elettori?

Alla luce di tutto questo, Egregio Sig. Sindaco, ed alla luce di come ha cercato di emarginarci la cosiddetta Maggioranza (e diciamo cosiddetta perché la maggioranza o c'è o non c'è), noi, coscienti della volontà degli elettori al quali dobbiamo dimostrare che la vita pubblica può essere permeata di trasparenza, legalità ed efficienza, coscienti che c'è sempre stato un lavoro di scambio e di comunicazione bilateral le confermiamo la piena fiducia, la completa adesione al suo programma politico-amministrativo, non mettiamo in discussione le sue prerogative per quanto riguarda la sua autonomia di giudizio e le sue competenze, vigili sempre che ciò sia conforme al programma, ma Le chiediamo l'azzeramento della Giunta, l'azzeramento di tutti I documenti politici sinora fatti, una maggiore visibilità per tutti i componenti della Sua maggioranza siano essi rappresentanti di partiti, liste, movimenti ed indipendenti, e ci prendiamo una pausa di riflessione nei confronti delle forze politiche firmatarie del documento, rimanendo in attesa di conoscere le Sue decisioni.

Cordiali saluti.
Giuseppe Giliberto, Paola Costa, Massimo Agricola, Casto Antonino, Salvatore Campisi. Antonino Augugliaro
Fonte: Staff Campisi il 12-05-2007 - Categoria: Lettere

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Siamo veramente al farsesco.

Ogni sera i bravi “esperti” del sindaco si guadagnano i loro 3000 euro mensili inserendo su questo portale di tutto: lettere inverosimili, discorsi già letti pedissequamente dal sindaco nei vari consigli comunali, il tutto per cercare di farlo esimere dall’accusa in sostanza di inettitudine e voglia di far “tutto da solo”(e qui sono obbligato ad utilizzare eufemismo), con conseguenze drammatiche dal punto di vista della governabilità e fattibilità del programma. Vorrei ricordare al dattilografo che ha scritto tale lettera che, in democrazia si governa o amministra avendo la maggioranza: mi dite con otto consiglieri tra cui, uno è il fratello del sindaco, un’altra è la moglie di un elemento dello staff, e gli altri lo appoggiano per il semplice fatto che, hanno come assessori, la sorella, l’amico e ancora l’amico?
Ma scherzate o dite sul serio? Abbiate il buon gusto di tacere quantomeno.

È vero che Campisi è stato eletto con più di 6000 voti, ma è anche vero che in dieci mesi ha fatto di tutto e di più (in negativo). Ha battuto qualsiasi record negativo: li ha bruciati in questi 10 mesi di in-attività i 6000 voti. Se non è fatto per gestire e amministrare, chi ci obbliga a tenercelo? Non è una medicina… la democrazia è anche questo; non siamo a Cuba che da più di 40 anni gestisce con il pugno di ferro Fidel: siamo in Italia!

Quindi cortesemente, smettetela con la menata dei seimila e passa voti. Non fa più effetto. La gente vuole fatti non parole o lettere improbabili.


Concetto Amenta
cari democratici consiglieri e politici di varia natura firmatari tale fondamentale documento politico e amministrativo, vi chiedo:
ma che fine ha fatto l'assessore Casto da voi tirato in ballo in questo importantissimo documento ?
Mi sembravate piuttosto offesi dal fatto che Casto e Giliberto non erano stati invitati a quella, per voi, scandalosa riunione.
Come è che adesso non fanno più parte del giro ?
cito il vostro incomparabile documento:
"Forse l'Assessore Blandizzi ha dimenticato che, pur non avendo l'Assessore Casto nessun consigliere, il gruppo che a lui fa capo, partecipò in modo determinante alla vittoria elettorale dell’attuale Amministrazione"
forse l'avete dimenticato anche voi, insieme al sindaco ?
Vi risulta che qualcuno della ex maggioranza (quella vera) abbia mai messo in discussione la delega di Casto ?
Bah, sicuramente no. Adesso gustatevi 'sta pastiglia'.
Come digestivo per le nomine che state regalando (vedi ATO e successivi).
Altra citazione:
"noi, coscienti della volontà degli elettori al quali dobbiamo dimostrare che la vita pubblica può essere permeata di trasparenza, legalità ed efficienza, coscienti che c'è sempre stato un lavoro di scambio e di comunicazione bilateral le confermiamo la piena fiducia, la completa adesione al suo programma politico-amministrativo, non mettiamo in discussione le sue prerogative per quanto riguarda la sua autonomia di giudizio e le sue competenze"
Grazie al cavolo, uno è il fratello del sindaco, l'altra è la moglie dell'esperto, figurati che valore politico può avere questa dichiarazione di fiducia. Ma non ci sono problemi, adesso si è aggiunto pure l'assessore sorella del consigliere.
Ci manca ancora un suocero e una nonna e siamo a posto.
Concludo preannunciando che metterò online il famigerato documento dove voi, acuti politici pachinesi, ravvisate un ricatto.
Ebbene, i lettori di questo sito potranno benissimo giudicare se e che ricatto era quel documento, ma anticipo che se quello era un ricatto, allora io sono uno dei ricattatori.
Mah.
In ogni caso segnalo che questo documento è piuttosto datato e segnala la difficoltà del sindaco e del gruppo che lo sostiene nel mettere in campo (!) argomenti fondati e concreti.
Ribadisco che bisognerebbe rispondere alle questioni indicate nella lettera aperta e che ancora grida vendetta.
riscattosi saluti a tutti.
Turi Borgh
Se è questo il documento ricattatorio.........


A Giuseppe Campisi
Sindaco di Pachino


Nella serata di venerdì 23 marzo, si è riunita la maggioranza che sostiene l’amministrazione Campisi e si è dibattuto sulle questioni politiche poste dalla coalizione di governo nei documenti presentati nel febbraio u.s. e nelle fasi successive di dibattito politico. Nella stessa riunione si è affrontata anche la vicenda dell’ultima seduta di giunta, di cui tutti conosciamo i dettagli.
La maggioranza tutta, nelle sue componenti politiche e amministrative, si ritiene fondamentalmente insoddisfatta dell’esito della riunione se non per mere enunciazioni d’intenti che sono tutte da verificare.
La questione posta all’attenzione del Sindaco, infatti, rimane tutt’ora oggetto di attenzione e in attesa di risoluzione. Con le perplessità che vengono, peraltro, alimentate da articoli di giornali, non smentiti, che mettono in forte discussione la reale autonomia politica e personale dei rappresentanti in giunta dei partiti stessi.
Si intende, quindi, proporre al Sindaco la sottoscrizione di questo documento politico congiunto che contiene i seguenti punti:
• il funzionamento dell’amministrazione comunale, a partire dal Sindaco e dei suoi collaboratori di giunta, deve essere improntato alla completa collegialità tra gli amministratori e i rappresentanti politici dei partiti che li sostengono;
• per le decisioni, cosiddette importanti, deve essere assicurata la consultazione preventiva con i partiti di riferimento, come prassi di tutte le amministrazioni, per ottenere la condivisione non solo delle scelte ma anche delle responsabilità cui non ci si vuole sottrarre;
• si deve avviare un lavoro di analisi del programma della maggioranza, con l’individuazione dei punti prioritari meritevoli di uno sforzo congiunto supplementare e l’eventuale integrazione che potrebbe scaturirne;
• è necessario un lavoro di approfondimento su alcune questioni relative all’organizzazione amministrativa del comune che al momento costituiscono, oggettivamente, punti deboli e di sofferenza, anche nei confronti dell’opinione pubblica e degli elettori (es. ufficio tecnico, ufficio tributi ed altri);
• si richiede, infine, di indire una conferenza stampa congiunta per annunciare all’opinione pubblica che questa maggioranza ha superato le incomprensioni, è solida e intende lavorare di comune accordo tra tutte le componenti.

Con questa richiesta, i partiti che la sottoscrivono, non intendono mettere in discussione le prerogative del sindaco per quanto riguarda la sua autonomia di giudizio e le sue competenze, ma richiedono, come già detto, un lavoro di scambio e di comunicazione bilaterale che inneschi quei percorsi virtuosi di buona amministrazione che sono la collegialità, la programmazione del lavoro e il coinvolgimento nelle scelte e nelle responsabilità.

Si considera questo documento come spunto per una riflessione, da parte del sindaco, che riteniamo possa concretizzarsi nell’arco di un periodo di tempo giustamente delimitato nell’arco di 48 ore, anche alla luce della cogente necessità di ritrovare maggiore slancio per l’azione amministrativa.
Pachino, li ... (i primi di aprile, non ricordo la data esatta)

viene da ridere a rileggerlo, tanta era la nostra ingenua convinzione di potere avviare un dialogo politico e un confronto con il sindaco e i suoi fiduciari.
Ben ci sta.
Vi risaluto,
Turi Borgh
Ho letto, solo ora, questo documento con la dovuta attenzione...Lo ritengo significatico ed importante di quello che penso di certi personaggi che del ricatto ne hanno fatto una professione...Lo sottoscrivo....

Saluti letterali,Spiros


Lettere

LETTERA APERTA al Sig. Sindaco di Pachino Dott. Giuseppe Campisi.


Ricevo e pubblico la seguente LETTERA APERTA ricevuta dal Sindaco di Pachino in data 11 aprile 2007.

Egr. Sig. Sindaco, è con profondo rammarico che noi, prima dai giornali poi dal documento sottopostoci, apprendiamo che una parte della Sua maggioranza si è riunita per trattare argomenti di
ordine politico-amministrativo.

Innanzi tutto ai firmatari del documento vorremmo far rilevare che l'Assessore Casto è parte integrante della Giunta Campisi e che, senza i due consiglieri della lista Campisi e dell'indipendente Massimo Agricola, non c'è maggioranza nel Consiglio Comunale, pertanto appare quanto meno arrogante che alcuni consiglieri, assessori e
segretari di partiti si riuniscano per stilare documenti in nome della maggioranza tutta, cosi come è affermato nel documento (rigo 5°: "la maggioranza tutta nelle sue componentì politiche e amministrative…”)

Si fa presente ai firmatari del documento che, in nome, o meglio alla faccia della democraticità, hanno baipassato un elemento essenziale della politica: la collegialità, privandoci di quel dialogo che è alla base di ogni raggruppamento democratico, dialogo da cui scaturisce il coinvolgimento e la programmazione politica, dialogo che a gran
voce da LEI rivendicano negandolo essi stessi agli altri.

Ma veniamo all'analisi del documento: si fa innanzi tutto riferimento ad una riunione di maggioranza di venerdì 23 marzo, ultima riunione a cui abbiamo partecipato e del cui esito la maggioranza tutta, a loro dire, si ritenne insoddisfatta. Niente di più falso, innanzi tutto perché noi ci ritenemmo soddisfatti e poi perché i punti trattati non furono affatto la "collegialità politica" ma ben altri.

Si ricorda ai firmatari del documento, che erano tutti presenti e non ci
sembra che «soffrano di amnesia, che proprio loro misero in forte discussione l'autonomia gestionale a amministrativa del Sindaco: fu proprio il Sig. Vittorio Scirè che come portavoce della Margherita, ma sembrava il portavoce anche di Rinascita e SDI, chiese in azzeramento di tutti gli Incarichi dati da giugno in poi, intendendo
per incarichi non solo quelli di stretta pertinenza del Sindaco, come prevede !a normativa vigente, perchè sono incarichi di fiducia, ma anche quelli dirigenziali che sono di stretta pertinenza gestionale.

L'unica cosa che non si voleva azzerare erano le deleghe assessoriali, tanto, così andava alla grande, ne la lista Campisi, ne l'indipendente Agricola avevano un rappresentante in Giunta. Forse quei consiglieri servivano solo come maggioranza in Consiglio Comunale.
L’assessore Blandizzi si permise anche di dire all'Assessore Casto ad al Sig. Giliberto che non avevano voce in capitolo perchè non facevano riferimento a nessun consigliere.

Forse l'Assessore Blandizzi ha dimenticato che, pur non avendo l'Assessore Casto nessun consigliere, il gruppo che a lui fa capo, partecipò in modo determinante alla vittoria elettorale dell’attuale Amministrazione.

All'affermazione del Sindaco Campisi di acconsentire a tate azzeramento purché si rappresentasse un elenco scritto degli incarichi da azzerare, tutti i componenti di SDI, Rinascita e Margherita si tirarono indietro giustificando ciò col fatto che non potevano fare un tale elenco in quanto opportunità legate non consentiva. Sanno bene quindi, i siignori firmatari del documento, che stavano proponendo un atto politico illegale che si chiama:

"RICATTO”


Sempre durante quella riunione venerdì 23 marzo si puntò il dito sull’Ufficio Tecnico e sul suo Dirigente. L'Architetto Gambuzza e l’architetto Selvaggio ebbero a dire che nell’ufficio tecnico doveva essere ripristinato il vecchio organico annullando l'incarico dell’attuale dirigente. L’Architetto Malandrino rispose che proprio due tecnici non potevano parlare perché in palese CONFLITTO DI INTERESSE. L’Architetto Malandrino disse che lui a nome dei DS voleva solo che le questioni politiche di indirizzo dell’amministrazione venissero discusse in collegialità, ma sugli incarichi di pertinenza del Sindaco non discuteva.

Quindi, Signor Sindaco Lei sicuramente ricorda bene quella riunione di venerdì 23 marzo, perche era presente, come noi ricorda bene quell’avviso che è scritto nel documento del 30 marza 2007 a Lei consegnato non dice esattamente la verità in quanto dietro una vaga proposta di COLLEGIALITÀ' si mette in atto metto un RICATTO POLITICO che ha le sue basi in una visione della gestione della cosa pubblica improntata non su ciò che conviene alla politica.

Tutto questo salta fuori soprattutto dai punti 1 e 4 del documento dove si afferma:
Punto 1, che il funzionamento dell’Amministrazione, a partire dal Sindaco e dai suoi collaboratori di Giunta, deve essere improntato sulla Collegialità tra gli amministratori ed i rappresentanti dei partiti politici, come se gli amministratori non sono essi stessi indicati dai partiti politici ma come dire che i Segretari dei Partiti Politici hanno potere decisionale in giunta ed al punto 4 dove si ribadisce un lavoro di approfondimento sulle questioni relative all’organizzazione amministrativa del comune, che è come dire che i partiti politici hanno potere gestionale nell’ENTE COMUNE.

Sindaco, ti vogliono forse defraudare delle tue competenze?

A noi sembra che la Collegialità vera Lei l'abbia sempre messa in opera e, d'altra parte, non potrebbe essere diversamente in quanto fin’ora i progetti politici che Lei ha inserito nel suo programma sono stati sempre discussi colleggialmente (vedi canoni idrici, discariche, pale eoliche, zone SIC e quant'altro). Fores i partiti si dovrebbero lamentare della poca collegialità che hanno con i loroa ssessori, perché sono questi ultimi ed i consiglieri il tramite tra i partiti e l’amministrazione. E poi. Signor Sindaco, gli Assessori, ognuno nel proprio ambito di deleghe, sono Amministratori ed hanno amministrato dal momento delle elezioni sino ad ora.

Il documento del 30 marzo 2007 finisce con l’affermare che vuole essere spunto per una riflessione che si può concretizzare nell'arco di tempo di 48 ore. Ci chiediamo: nei mesi di preparazione di campagna elettorale e mesi di amministrazione durante i quali si sono spulciate tante problematiche molte delle quali risolte, si riducono poi ad una riflessione di 48 ore? 48 ore per dire che con tutti gli sforzi fatti per portare avanti un progetto politico questo è naufragato contro lo scoglio del

RICATTO POLITICO?


"NON SI DANNO UNTIMATUM A CHI E’ STATO ELETTO DAI CITTADINI …ED E' VERO, PERCHE’ LEI, SIGNOR SINDACO, E’ STATO FORTEMENTE VOLUTO DAI CITTADINI DI PACHINO CON I SUOI MILLECINQUECENTOVOTI IN PIÙ DELLE LISTE IN PRIMA BATTUTA E FORTE DI 6.200 CONSENSI AL BALLOTTAGGIO."

Ed è alla gente, oltre che ai partiti politici, che Lai deve soprattutto rendere conto del come sta amministrando e del come sta portando avanti il programma votato dagli elettori. Ma la politica pachinese, affetta da un grave morbo sociale che si chiama affarismo, fame di potere, e che antepone l'IO al "NOI" vuole ancora una volta irridere e offendere la volontà degli elettori?

Alla luce di tutto questo, Egregio Sig. Sindaco, ed alla luce di come ha cercato di emarginarci la cosiddetta Maggioranza (e diciamo cosiddetta perché la maggioranza o c'è o non c'è), noi, coscienti della volontà degli elettori al quali dobbiamo dimostrare che la vita pubblica può essere permeata di trasparenza, legalità ed efficienza, coscienti che c'è sempre stato un lavoro di scambio e di comunicazione bilateral le confermiamo la piena fiducia, la completa adesione al suo programma politico-amministrativo, non mettiamo in discussione le sue prerogative per quanto riguarda la sua autonomia di giudizio e le sue competenze, vigili sempre che ciò sia conforme al programma, ma Le chiediamo l'azzeramento della Giunta, l'azzeramento di tutti I documenti politici sinora fatti, una maggiore visibilità per tutti i componenti della Sua maggioranza siano essi rappresentanti di partiti, liste, movimenti ed indipendenti, e ci prendiamo una pausa di riflessione nei confronti delle forze politiche firmatarie del documento, rimanendo in attesa di conoscere le Sue decisioni.

Cordiali saluti.
Giuseppe Giliberto, Paola Costa, Massimo Agricola, Casto Antonino, Salvatore Campisi. Antonino Augugliaro

Fonte: Staff Campisi pubblicato il 12-05-2007