Lettere anonime al Comune coniugi replicano al «corvo»
PACHINO - La lettera anonima giunta al comune cittadino qualche giorno addietro ha suscitato diverse polemiche. Nella lettera il mittente, o i mittenti, hanno preso in esame i diversi settori del comune, facendo una dettagliata analisi delle cose che non vanno presso la casa municipale. Nella lunga lettera giunta al comune però la signora Giuseppina Urso ha riscontrato un pesante errore a suo carico. Nella lettera anonima infatti la signora viene citata insieme al marito, in maniera errata ed ingiuriosa. «La lettera giunta la comune - spiega il marito della signora Urso, il dottore Gaetano Alagona - parla di mia moglie come dirigente dell'ufficio anagrafe quando in realtà mia moglie non è dirigente. Forse il "signor Corvo" che ha scritto e inviato la lettera anonima, si riferiva alla signora Santina Urso, sposata Di Fede, vicario dell'ufficio di stato civile e non di mia moglie. Tengo a precisare inoltre che io e mia moglie, non apparteniamo assolutamente al "clan Di Fede" come viene scritto nella lettera.
La lettera giunta alla casa municipale - spiega ancora il dottore - ha toccato tutti i settori degli uffici comunali, nessuno escluso però, è una cosa alquanto fastidiosa ed imbarazzante essere ingiuriati, specialmente quando, come in questo caso, non si ha nessuna colpa». La lettera giunta al comune ha suscitato molte polemiche sia tra gli impiegati comunali, principale oggetto dell'attenzione del mittente, quanto tra tutta la popolazione pachinese. Sicuramente l'autore della lettera ha una buona conoscenza della machina comunale avendo scritto e riferito fatti strettamente legati ai vari settori comunali evidentemente però, da quanto riferito dai coniugi Alagona, lo scrittore ha commesso un errore riferendosi per il settore anagrafe a persone completamente estranee ai fatti riferiti nella lettera.
S.S.
Fonte: LaSicilia.it il 17-07-2006 - Categoria: Cronaca