PACHINO - Ha preso il via ieri mattina, al secondo istituto comprensivo «Carmelo Sgroi», un corso sul bullismo a cura dell'associazione Anopas e in collaborazione con la pedagogista Paola Gozzo. L'incontro, durato circa due ore, ha avuto per protagonisti gli alunni della I A che hanno partecipato attivamente alla lezione. «Il bullismo - ha spiegato la Gozzo ai giovani alunni della media - può essere fisico, verbale e psicologico. Il bullismo non riguarda, come spesso si dice, solo i maschi ma, anche le donne anche se, tra le ragazze, questo atteggiamento prevaricatore non si manifesta con le minacce ma, con la denigrazione nei confronti della compagna. Mentre i ragazzi attuano principalmente un tipo di bullismo fisico e verbale, le ragazze mettono in atto il buillismo psicologico tendendo ad allontanare e isolare una coetanea perché non veste alla moda o perché non usa quel particolare prodotto». La Gozzo nel corso dell'incontro ha sollecitato gli studenti a «denunciare» ai propri genitori o agli insegnanti i fenomeni di bullismo ai quali assistono. «Gli adulti sono la vostra forza - ha continuato - voi dovete imparare a fidarvi dei vostri genitori e dei vostri insegnati, perché solo così potete riuscire ad aiutare un vostro amico vittima di un bullo.

Voi ragazzi non dovete stare a guardare passivamente quello che vi accade intorno ma, con l'aiuto di un adulto, dovete porre fine a dei fenomeni che possono accadere nella vostra scuola o nel vostro quartiere». L'Anopas, con l'aiuto della volontaria Giusy Alescio, esperta in processi di formazione nell'età evolutiva, ha consegnato agli studenti dei questionari sul bullismo. I test verranno poi studiati e, a breve, l'esperta e il presidente della onlus, Giambattista Lombardo, incontreranno nuovamente la classe. «Vogliamo spiegare ai giovani quanto può essere dannoso agevolare i comportamenti di un bullo» ha detto Lombardo.

L.S.