Liquami dei frantoi scaricati in area d'interesse naturalistico
PACHINO – Migliaia di ettolitri di acque di scarico dei frantoi, derivati dall'attività di spremitura delle olive, sono stati smaltiti in un fondo di circa novantamila metri quadrati in contrada Cuba, nel territorio di Pachino. Parte delle acque inquinanti sono finite nel “Pantano Cuba”, area sottoposta a vincolo naturalistico. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza, che ha denunciato a piede libero il responsabile dello scempio ambientale. Quando i finanzieri sono intervenuti l'uomo era ancora intento a fare sparire le tracce della sua illecita attività.
Con un escavatore aveva scavato delle ampie fosse e dopo avervi versato dentro le acque di scarico della spremitura delle olive, con una ruspa le copriva con la terra precedentemente rimossa. Come il terreno, anche gli automezzi usati per eseguire i lavori sono stati posti sotto sequestro. Ma la Guardia di Finanza ha scoperto anche altro. Nello stesso terreno erano state infatti scavate delle cisterne profonde sino a dieci metri e lunghe sino a sei metri, che erano state riempite di acqua pulita prelevata in diversi pozzi della zona. Si tratta di opere realizzate abusivamente delle quali non sembra essere chiaro lo scopo.
È molto probabile, ad ogni modo, che le riserve di acqua fossero poste in vendita quando le campagne erano colpite dalla siccità e gli agricoltori erano disposti a pagare l'acqua anche a peso d'oro. L'indagine della Guardia di Finanza non è ancora conclusa. Intanto, bisogna dire che oltre alle conseguenze di natura penale, l'artefice di quanto è stato scoperto va incontro a seri guai anche sul piano fiscale. Ma gli investigatori delle Fiamme Gialle puntano anche ad accertare con maggiore precisione l'entità dei danni ambientali causati all'area, in modo particolare a quella sottoposta a vincolo naturalistico e l'eventuale responsabilità di altre persone.
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 30-10-2002 - Categoria: Cronaca