MARZAMEMI - Non si arresta l'emergenza fognaria a Marzamemi. Ieri per l'intera mattinata le fuoriuscite di liquami si sono verificate proprio all'ingresso della frazione, di fronte all'hotel Celeste. Dopo l'emergenza di giovedì sera che ha causato disagi nel centro storico del borgo marinaro, la fase critica continua e sembra inarrestabile in un'estate che, da questo punto di vista, era sembrata tranquilla. Anche nella giornata di venerdì pomeriggio i mezzi di espurgo erano stati chiamati ad intervenire all'interno del centro storico della frazione, cercando di ripulire dai liquami i pozzetti della rete fognaria. A questo punto però la situazione comincia a farsi pesante soprattutto per i gestori dei locali che svolgono servizio all'aperto, anche se, paradossalmente, risultano avvantaggiati quei gestori che non si sono uniformati alle prescrizioni sanitarie di mettere a terra un tappetino plastificato. Costoro infatti dopo gli interventi di espurgo possono pulire e disinfettare, mentre più difficoltosa è l'operazione per i gestori dei locali che sotto i tavolini per il servizio all'aperto hanno messo un tappetino igienico. I liquami infatti, penetrando al di sotto, non possono essere puliti con la stessa efficacia. Disastrose, poi, le conseguenze dal punto di vista dell'immagine. Venerdì pomeriggio la piazza Regina Margherita, cuore della frazione, era stata scelta come scenario naturale per i servizi fotografici di ben due matrimoni. Entrambi gli eventi lieti hanno rischiato di vedere pregiudicato l'effetto panoramico e suggestivo del borgo, data la presenza in piazza del camion dell'espurgo e di quello che riforniva i recipienti di acqua potabile (all'emergenza fognaria si è aggiunta quella idrica).
Ed intanto proprio sull'emergenza fognaria scoppia la polemica politica: «Chiedo che le autorità competenti accertino le responsabilità di quanto sta accadendo - ha tuonato l'ex vicesindaco ed assessore ai lavori pubblici Michelangelo Blandizzi - e mi attendo che, se ci sono responsabilità di natura amministrativa e penale, queste vengano accertate». Blandizzi ha anche spiegato il motivo di tale energico richiamo. «Da assessore ai lavori pubblici - ha affermato l'ex amministratore comunale - inaugurai il rifacimento della pavimentazione del centro storico, ma bloccai i lavori di ripavimentazione del vicolo Villadorata proprio nel tratto soggetto ai continui intasamenti. Per questo posto avevo richiesto con forza il raddoppio della conduttura, in modo da evitare gli intasamenti ed i problemi che oggi sono venuti fuori. Per tutta risposta - ha aggiunto Blandizzi - chi prese il mio posto si accontentò di una sola conduttura e ricoprì il tutto con il meraviglioso basolato finanziato dal ministero. Ora per raddoppiare la conduttura bisognerebbe svellere nuovamente quel basolato con un danno enorme, mentre prima il raddoppio era praticamente a costo zero».
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 24-08-2008 - Categoria:
Cronaca