Litorale della zona sud da Gallina sino a Portopalo di Capopassero: visto dal mare questo tratto di litorale reca vistosi i segni dell'erosione marina. Il fenomeno è stato particolarmente evidenziato dagli esperti incaricati di compiere la ispezione biennale del circondario marittimo di competenza.
Ecco, per sintesi, alcune delle risultanze dell'ispezione.
Contrada Spinazza:" permane lo stato di dissesto in testata alla diga a protezione dell'abitato lungo lo strada Scirbia-Reitani-Marzamemi, in quanto è sottoposta alle mareggiate". Sempre su Marzamemi, gli ispettori affermano che presso l'Hotel Marinella il fenomeno erosivo continua a sottoporre l'immobile stesso all'azione dei marosi. Come dire che l'immobile è continuamente aggredito dal moto marino. Località «Concerie»:"si tratta di falesia viva, di natura argillosa soggetta a continui sfaldamenti e crolli: Si rilevano crepature lungo il costone che mostra segni di recenti distacchi".
Località Scalo Mandrie-Casuzze:" il costone roccioso sottostante alcune case di pescafori è fortemente eroso e, pertanto, necessità di essere protetto dall'azione dei marosi.
Risalendo la linea del litorale verso nord, ecco contrada Falconara di Noto : il profilo della costa è alquanto frastagliato, i fenomeni di erosione, meteomarina ed eolica, e cedimento della falasia, piuttosto alta, a stratificazione orizziontale e di materiale roccioso poco consistente, interessano un ampio, tratto di litorale: Sono spiccatamente accentuati nei pressi dell'Hotel Elios, Hotel Presidente e proseguendo verso nord, nel tratto in cui la strada provinciale 59 si avvicina ad una ampia insenatura, fino ad una distanza di circa 6 metri dalla parete verticale della stessa; A rischio pure i muri di contenimento a protezione di private abitazioni.
Nella stessa zona, ci segnalano da Noto, il mare poco alla volta, si sta impossessando, appunto, della strada provinciale Calabernardo-lido di Noto. Una battuta su contrada Galliona e Chiusa di Carlo: sono evidenti i fenomeni di erosione e cedimentto delle pareti rocciose.
Saretto Leotta
Fonte:
LaSicilia.it il 22-01-2005 - Categoria:
Cronaca