PORTOPALO - Si è conclusa ieri la prima edizione del "Cortopalo Film Festival", rassegna nazionale di cortometraggi svoltasi nello splendido scenario della "Terrazza dei due mari" di Portopalo. Tre giorni caratterizzati da trenta cortometraggi, tutti di medio-alto livello secondo alcuni addetti ai lavori (critici, giornalisti ed esponenti del mondo dei mass-media) e del numeroso pubblico che ha riempito la piazza di Scalo Mandrie. Tra i lavori ammessi in concorso anche "Il volto di mia madre" del regista pachinese Gian Paolo Cugno, che da anni vive stabilmente a Roma. Una vera e propria elegia all'amore che supera ogni barriera, con sullo sfondo la passione per il cinema. Da segnalare anche due cortometraggi del giarrese Mario Cosentino ("Il prestigiatore" e "Capolinea"), "Beddu nostru Signori" (di Tummino), "Marsarillah" (di Antonio Carnemolla), "Papier" e "La voce del mare". Altri tre corti di buon livello, presentati al festival di Portopalo, sono stati "Otto mila metri", "Senza tempo" e "Un viaggio".
Venerdì è stato consegnato un premio speciale all'attore Luigi Lo Cascio che ha parlato di alcuni ricordi legati al film "I cento passi", dove interpretò il ruolo di Peppino Impastato. Un successo di pubblico per il "Cortopalo Film Festival", con opere di notevole spessore. Soddisfazione ha espresso il direttore artistico Renato Farina.
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 28-08-2005 - Categoria:
Cultura e spettacolo
D'Artagnan, Gianpaolo nostro, eroe!
Un prodotto genuino,nostro,nel vero senso del termine,"cinematografico": è Giampaolo Cugno. Ho sfogliato,fugacemente,una notte settembrina,le pagine di un suo libro,in una casa romana.La discreta e fluviale discussione apriva immagini geografiche che non avevo mai letto prima.Mi ha colpito il fatto che quel libro parlasse di persone locali e La vita di quel tempo,i rapporti fra di loro.Poi ho interrotto la lettura,ho dovuto lasciare il libro nella casa in cui stava:e da allora, ogni volta che lo incontro, a Gianpaolo: gli chiedo una copia di quel libro. Ma Lui,sfrecciante nella sua teutonica bicletta d'epoca, sfilando solenne per le vie di Marzamemi: ti flauta un vago,si!
Io, gli credo!
Infatti,sono curioso di potere vedere questo film di Gianpaolo,ma anche in questo caso: non sò come fare.
Sarebbe,forse, il caso che l'assessore alla cultura della Provincia Regionale di Siracusa,visto il contenuto altamente poetico, stimasse opportuno rendere omaggio, a questo nostro giovanissimo regista, a cui và data la massima fiducia ed appoggio incondizionato per la sua avventura e carriera cinematografica!
Facendo stampare un buon numero di copie del film,acquistandone i diritti e cose del genere...Insomma un riconoscimento importante!!!! Se lo merita....
Cordiali saluti,Spiros