PORTOPALO - Breve soggiorno pachinese per lo skipper Francesco Oliveri che dopo parecchio tempo ritorna nella sua città natale se pure per un periodo di tempo molto limitato. Cresciuto come sommozzatore, la passione di Francesco per la vela arrivò quasi per caso quando a Portopalo recuperò un relitto che decise di restaurare e rendere adatto nuovamente alla navigazione. «Decisi di soggiornare sul natante rifatto per qualche mese, -racconta Ciccio Oliveri narrando la sua vita di mare- e da allora non riuscii più a staccarmene. Dopo quel soggiorno infatti ritornai a terra, ma mi sentivo strano, non ero libero, capii che la mia vita era sul mare. Nacque così il mio amore per la barca a vela, coltivato solo a livello amatoriale fino a quando non diventai uno skipper». E da skipper Francesco Oliveri ha girato il mondo, dalle Canarie a Città del Capo, prima su barche a motore e poi su natanti spinti dalla forza del vento. «La mia vita all'inizio era stranissima, - racconta - mi incontravano a Portopalo sulla mia barca con una folta barba e poi capitava che mi riconoscevano con scarponi e sci sull'Etna. E proprio in terra etnea ho conosciuto la compagna della mia vita, mentre aspettava un autobus. Lei mi voleva riportare sulla terra, ma sono stato io a portarla invece sul mare. Dopo qualche tempo che ci conoscevamo infatti lei ha lasciato il suo impiego per fare la hostess a bordo di grosse imbarcazioni. Le ho stravolto la vita!» Francesco Oliveri presto ripartirà per Città del Capo.

Sa.Mar.