Esce nelle sale italiane "Salvatore - Questa è la vita" di Gian Paolo Cugno con Enrico Lo Verso, Giancarlo Giannini, Gabriele Lavia e il piccolo Alessandro Mallia. Lo Verso è un maestro di scuola elementare che da Roma viene trasferito in un paesino della Sicilia. Lì conosce Salvatore, un bambino che, a causa di problemi familiari, non può frequentare la scuola. Il maestro cerca di aiutarlo, facendogli lezioni a domicilio.
Lei ha già lavorato in passato con i bambini. Che cosa è cambiato?
Prima mi sentivo più coetaneo di adesso. Devi relazionarti ad ogni film diverso con le persone con cui lavori. E’ vero che, come ha detto Gian Paolo, è un lavoro di squadra e che cerchiamo tutti di raggiungere gli stessi obiettivi ma al bambino non interessano assolutamente questi obiettivi per cui c’è il pericolo che tocchi quella corda che non devi toccare e pensi “quello se ne và..” e allora è tutto molto delicato. Di solito ho sempre cercato di gestire io il rapporto con i bambini, in questo caso Alessandro aveva un rapporto molto forte con Gian Paolo.
Avete avuto problemi con il dialetto?
Non mi pare. Siamo tutti siciliani anche se Gian Paolo è nato a Pachino mentre io sono nato a Palermo, anche se ho vissuto a 50 km da lì. Il problema era dare un’idea di autenticità ma cercare al tempo stesso di rendere il film comprensibile per tutti perchè non volevamo sottotitolarlo.
Quanto spazio è stato dato all’improvvisazione?
Tantissimo. E’ importantissimo sul set trovare un regista non tiranno. Gian Paolo è uno che accetta la discussione e secondo me il ruolo dell’attore non è dire la battuta in un certo modo. Il ruolo dell’attore deve essere prima di tutto capire il personaggio, viverlo e proporre delle alternative di modo che dalla pagina scritta si passa alla pagina di vita. Gian paolo ha questa capacità rispetto ad altri sedicenti registi. E’ capace di ascoltare e non ti dice nè si nè no per partito preso; con lui è possibile una discussione e si arriva ad un punto comune. Grazie a questo, ricordo la facilità con cui abbiamo fatto il film perchè nel momento in cui non hai tensioni non è difficile lavorare. Gian Paolo è un regista che rende le cose facili, uno che prima di spiegare ad Alessandro che doveva portare la barca in acqua era lui stesso in acqua a mostrarglielo...
Il film sarà visto anche in altri Paesi?
Credo che contemporaneamente all’uscita italiana ci sia quella a S.Francisco e a New York. Uscirà anche in Belgio e naturalmente grazie alla rete di contatti della Buena Vista uscirà anche in altri Paesi.
Fonte:
Tgcom.mediaset.it il 30-10-2006 - Categoria:
Cultura e spettacolo