PACHINO - La nuova legge a vantaggio di due settori fondamentali per l'economia di parte della provincia di Siracusa, ovvero agricoltura e pesca, è stata oggetto di alcuni incontri che si sono svolti ieri a Portopalo e Pachino. Nell'aula consiliare del Municipio portopalese, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo ha illustrato il quadro delle misure inserite nella normativa approvata tre giorni fa dall'Ars. Una legge approvata all'unanimità e dopo un'intesa bipartisan, come ha evidenziato il presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Sono numerose le misure di sostegno strategico per alleviare e superare l'attuale stato di crisi: il fondo di garanzia per le imprese agricole, il sostegno alle cooperative, la ristrutturazione delle passività agrarie, agevolazioni, le misure per i consorzi di bonifica, progetti per le vetrine promozionali e iniziative di tutela. Non mancano però i distinguo. A Pachino, per esempio, è l'Associazione dei piccoli serricoltori (Asser) a manifestare più d'una perplessità. «Premetto di non aver ancora letto in modo approfondito la legge appena approvata - afferma Giuseppe Lorefice, esponente dell'Asser -, va bene la disposizione del fondo di 40 milioni di euro per il settore, ma non ho sentito parlare, per esempio, di controlli alle dogane per combattere l'ingresso di prodotti ortofrutticoli dall'estero che sono poi spacciati come produzione del territorio, con una slealtà concorrenziale non indifferente».
Lorefice parla anche delle nuove difficoltà per i piccoli serricoltori dopo l'ultima ondata di maltempo che ha avuto conseguenze anche nel comprensorio pachinese. «Ho suggerito la convocazione di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza - aggiunge - poiché, avvicinandoci alla stagione invernale, le imprese agricole corrono grossi rischi. Occorre liberare i canali di scolo, agevolare il deflusso dell'acqua piovana dai terreni altrimenti nei prossimi mesi rischiamo grosso». Lorefice suggerisce, inoltre, di bloccare il pagamento dei tributi per venire incontro alle imprese danneggiate dal maltempo. «Ma tutto va bloccato alla fonte e non quando siamo già a livello di cartelle esattoriali», aggiunge. La Flai Cgil siciliana, intanto, si focalizza sulla lotta al lavoro nero. «Bene gli aiuti all'agricoltura, purchè siano escluse le aziende che fanno ricorso al lavoro nero e all'intermediazione di caporali»: ha affermato Salvatore Tripi, segretario generale della Flai Cgil siciliana, commentando l'approvazione della legge che stanzia 40 milioni a favore dell'agricoltura. «Il problema dello sfruttamento della manodopera agricola - spiega Tripi - è molto grave nella nostra regione. Riteniamo, dunque, che per combattere questa piaga sia necessario il massimo dello sforzo. E niente fondi pubblici a chi non rispetta i diritti e la dignità dei lavoratori». Nessun commento dopo l'approvazione della legge regionale a sostegno del settore agricolo è arrivato, infine, dal Consorzio di produzione «Pomodoro di Pachino», realtà che raggruppa una parte di aziende dell'area a indicazione geografica protetta.
Sergio Taccone
Fonte:
LaSicilia.it il 12-11-2011 - Categoria:
Cronaca