PORTOPALO - Non ci sono le condizioni finanziarie, in bilancio, per attuare piani di fuoriuscita dei lavoratori Asu (ex Lsu). L'impegnativa di spesa è di 150 mila euro annui per cinque anni. L'onere quinquennale sarebbe dunque di 750.000 euro, somma fuori dalla portata delle casse comunali. L'amministrazione ha confermato l'impegno a fare il possibile per trovare una via d'uscita ma nessuno ha intenzione di appesantire un bilancio già fortemente ingessato. Tra l'altro il piano di fuoriuscita avrebbe dovuto riguardare solo una parte dei diciotto lavoratori "Asu". Bisognerebbe capire dunque in base a quali criteri si sarebbe dovuta effettuare la scrematura. Oggi intanto scade il termine per la presentazione degli emendamenti al bilancio comunale. Sul tema delle indennità di funzione (sindaco e giunta vi hanno rinunciato per liberare risorse a vantaggio di altri capitoli) il consigliere Corrado Scala propone una riduzione al minimo per quella del presidente del civico consesso.

"L'indennità è prevista dalla legge - afferma Scala - ma considerate le esigenze di bilancio, si potrebbe pensare alla riduzione al minimo per quella del presidente. Invito poi i colleghi dell'opposizione a prendersi le loro responsabilità e a non dire, come ha fatto il loro capogruppo, questo è compito della maggioranza. Nascondersi dietro frasi come presidente super partes è politicamente sbagliato". Dal palazzo municipale hanno fatto sapere intanto che la copertura dell'indennità di funzione del presidente del consiglio comunale (circa 13.000 euro annui) avviene attraverso fondi del bilancio comunale. Pertanto inciderà, ovviamente, sul documento medesimo.

sergio taccone