MARZAMEMI - Inizieranno lunedì i lavori per la realizzazione del lungomare Spinazza a Marzamemi. Dopo lo stop resosi necessario a causa di alcuni problemi burocratici legati alle concessioni demaniali, a cominciare dalla prossima settimana l'impresa appaltatrice procederà agli scavi per la realizzazione dell'impianto elettrico relativo all'illuminazione. Nel frattempo il consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo, unitamente ai rappresentanti della ditta vincitrice della gara di appalto martedì prossimo sarà a Palermo all'assessorato Territorio ed Ambiente per ottenere il definitivo placet alla realizzazione dell'opera, forte anche del nulla osta ottenuto già dalla Capitaneria. Nei giorni scorsi il lungomare era stato al centro di diverse prese di posizione che avevano comportato di fatto l'impossibilità di dare avvio alle opere. Già durante il tracciato che gli operai della ditta avevano segnato con polvere di gesso erano sorti i primi dubbi e le prime perplessità principalmente per alcune strettoie che di fatto venivano a crearsi e per l'estensione del lungomare stesso.
In molti avevano poi avanzato delle proposte e delle soluzioni da adottare.
Il tutto aveva gettano nello sconforto non pochi residenti che avevano temuto tempi lunghi per l'avvio dei lavori o il taglio dei fondi per l'illuminazione a vantaggio di un lungomare più esteso. A tranquillizzare tutti è arrivato il comunicato del consigliere provinciale Ignaccolo che invece ha annunciato l'avvio dei lavori partendo proprio dall'impianto di illuminazione. «Desidero tranquillizzare i residenti di Marzamemi/Spinazza, -ha affermato la Ignaccolo- poichè non ci sono intoppi e che il Lungomare Spinazza sarà realizzato, nonostante i falsi allarmismi e le critiche, non sempre opportune e costruttive. Ritengo che invece di criticare bisognerebbe apprezzare lo sforzo che si è fatto e che si sta facendo per realizzare un'opera che valorizzerà la zona, da troppo tempo trascurata. I lavori del progetto sono stati momentaneamente sospesi a seguito di una conferenza di servizio tra il Comune di Noto, di Pachino e l'impresa, da me richiesta per fare il punto della situazione, con l'unico scopo di mettere in condizioni l'impresa aggiudicataria di poter iniziare e proseguire i lavori con serenità e senza interruzioni». Da quanto riferito dalla Ignaccolo il comune di Noto ha provveduto all'integrazione dei documenti richiesti dalla Capitaneria di porto di Siracusa e il comandante Munafò ha già fatto richiesta alla Regione siciliana di concessione delle aree marittime su cui dovrà realizzarsi l'opera, apponendovi il parere favorevole. «La realizzazione dell'opera, -ha concluso la Ignaccolo- non è che l'inizio, in quanto la zona necessita sicuramente di futuri e ulteriori interventi che possono essere realizzati solo con l'impegno, la volontà, con lo spirito di collaborazione e se si lavora concretamente, non con le parole, come spesso si fa, ma con i fatti».
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 08-10-2005 - Categoria: Cronaca
A quali falsi allarmismi si riferisce la consigliera Provinciale Ignaccolo? Non sa che le critiche che lei ritiene non opportune e non costruttive bisogna saperle accettare (fra l'altro in questo caso non la riguardano).
Ho sempre pensato che in questo lungomare o in qualunque cosa nascerà la Signora Ignaccolo ha tanti meriti, così come in proporzione, da semplice cittadino, ne ho anch'io. Ma vedere il suo lavoro istituzionale ed il mio (ripeto di cittadino) vanificato da quello che doveva essere un lungomare almeno fino alla ex ultima cabina con tanto di illuminazione, marciapiede e sedili diventare un qualcosa (che io ho chiamato CORTOMARE) che non arriva neanche alla capannella... questo mi fa star male e mi fa allarmare.
Vedere che poi ci sono tecnici del Comune di Noto che in fase di posa della 1^ pietra ad una mia precedente richiesta a loro già pervenuta di riempimento in pendenza del manto stradale sotto la diga per far defluire l'acqua piovana in mare con degli appositi fori nella diga stessa, cercano di barattare questa semplice richiesta (che non aveva nulla a che fare con il lungomare) con il prolungamento fino alla ex ultima cabina appena promesso dal Presidente della Provincia di Siracusa...Allora anche questo mi fa allarmare.
Se poi ancora dopo soltanto una settimana dalla cerimonia ufficiale della posa della 1^ pietra la Sig.ra Ignaccolo è costretta ad organizzare una conferenza di Servizi per fare il punto della situazione poichè le strisce in gesso segnate dalla Ditta costruttrice hanno già raccolto una serie di critiche (spero costruttive)... Allora questo mi fa ancora più allarmare poichè penso che i progettisti non conoscono i luoghi e non sanno che dovranno progettare un qualcosa che dovrà far diminuire di molto i tempi che occorrono per uscire o entrare in estate a Marzamemi da quelle parti.
Se poi ancora mi accorgo che dopo una cerimonia ufficiale della posa della 1^ pietra questi (i tecnici che hanno in mano la pratica burocratica) sconoscevano l'obbligo di richiesta di autorizzazione all'Assessorato Territorio e Ambiente di Palermo tramite la Capitaneria di Porto di Siracusa che gestisce il demanio marittimo (motivo per il quale i lavori non sono ancora partiti e motivo per cui la Sig.ra Ignaccolo è costretta ad andare a Palermo Martedì per prendere premurosamente l'autorizzazione dimenticata a richiedere dal Comune di Noto)... Anche questo mi fa star male e mi allarma.
Dopo tutto questo dico che l'allarmismo di cui lei si lamenta non è un falso allarmismo poichè è dimostrato che non siamo in buone mani.
Le critiche, invece, sia a voce che mediatiche, forse, saranno quelle che ci faranno avere l'altra metà di quello che sarà l'attuale "Cortomare di Spinazza".