PACHINO - È stato un lungo e continuo pellegrinaggio quello che a Pachino, come del resto nei cimiteri di tutta Italia, si è snodato nelle giornate dell'uno e due novembre per rendere omaggio a coloro che hanno calcato questa terra e che ora dormono il sonno eterno. I pachinesi come da tradizione, si sono riversati in massa al cimitero, e tutti hanno deposto un fiore, recitato una preghiera, acceso un cero sulla tomba dei propri cari. Tutti, credenti o meno nell'aldilà, hanno rivolto il loro pensiero verso le persone care, presenti anche se non più fisicamente su questa terra, ma certamente nel ricordo di ciascuno. Il pellegrinaggio dei pachinesi è stato lungo e silenzioso. Iniziato sin dalle prime ore del primo novembre, festa di Ognissanti, è continuato fino ad ieri a tarda ora.

Momento clou dell'affluenza ovviamente verso le 10 del mattino di ieri, ed è continuato nella sua intensità fino alle ore 13. Buona e puntuale l'organizzazione per fare fronte all'eccezionalità delle giornate. Il traffico, come sempre ordinato, non ha subito particolari intoppi, ed anche la gestione delle aree di sosta non ha lasciato a desiderare. Piuttosto sobria anche la vendita dei fiori che non ha fatto registrare la corsa all'acquisto come avvenuto invece negli anni scorsi. Nel primo pomeriggio come di consueto, il pellegrinaggio dei fedeli per assistere alla Santa Messa celebrata dal vescovo Mons Giuseppe Malandrino in ricordo di tutte le anime. Inizierà invece a partire dai prossimi giorni il superlavoro per gli addetti alla pulizia del cimitero. I fiori appassiti infatti saranno tolti dalle tombe e dovranno essere rimossi celermente pena il rischio della diffusione di cattivi odori come avvenuto negli anni scorsi.

Sa.Mar.