Maggioranza alternativa? Ipotesi che non viene esclusa
PACHINO - Né conferme né smentite sul nuovo assetto politico amministrativo nella Giunta guidata da Sebastiano Barone. Si appresta ad andare in archivio uno degli anni più movimentati da un punto di vista politico del comune pachinese. Tra crisi annunciate e superate, tra uscite di maggioranza e salti da un gruppo ad un altro di qualche consigliere comunale, sono passati dodici mesi. Intanto, mentre si attende l'esito del ricorso al tribunale amministrativo regionale di Catania inoltrato dall'ex assessore Giuseppe Giliberto, sembra essere passato in secondo piano il rientro in giunta di Alleanza Nazionale. La fase di stallo è rimasta tale e quale un mese fa. An, sia attraverso il commissario provinciale, Cammisuli che quello locale, Rotta, ha avanzato le proprie richieste: due assessorati e subito. Il sindaco Barone non ha dato alcuna risposta anche per non rompere un equilibrio precario quantomai e che si basa sul doppio assessorato a Rinascita e sui due assessorati al gruppo Udc, quello dei cinque consiglieri che hanno ottenuto l'esclusione dalla compagine amministrativa di Giliberto. Resta possibile sulla carta anche la cosiddetta maggioranza "alternativa" che sarebbe avallata da parti di Forza Italia e dal vice presidente del civico consesso, Salvatore Francavilla.
In questo caso rientrerebbe An con i suoi tre consiglieri (Midolo, Di Fede e Spatola) al posto dei cinque dell'Udc (Dell'Ali, Orlando, Valerini, Beninato e Di Stefano). Ed anche Sebastiano Rosa (Dc) sosterrebbe questo nuovo assetto che passerebbe da quattordici a tredici consiglieri. Numericamente insomma niente di complicato ma negli ambienti politici locali nessuno è disposto a scommettere un solo centesimo di euro su questa soluzione, visti i buoni rapporti intercorrenti tra il sindaco ed il gruppo "Udc", che fa capo a Sebastiano Cicciarella e a Giuseppe Ciavola, che ha incassato la nomina all'Ato dell'ex assessore alla pubblica istruzione Carmelo Orlando. Tirando le somme dunque l'unico vero gruppo costretto ad accusare il colpo sarà quello di Alleanza Nazionale anche se in molti all'interno del partito di destra sono pronti a dar battaglia, giorno per giorno, qualora andasse a vuoto l'ennesimo tentativo di rientro in giunta alle condizioni tassative indicate dal commissario provinciale del partito. In questo marasma i cittadini difficilmente riescono a barcamenarsi e quello che più traspare è l'allontanamento tra la classe politico-amministrativa e il corpo elettorale, sempre più disilluso.
s. t.
Fonte: LaSicilia.it il 23-12-2003 - Categoria: Politica