PORTOPALO - "Maggioranza e opposizione sembrano aver dimenticato le reali esigenze di questo territorio". Sferzante come al solito, Giuseppe Mirarchi, coordinatore cittadino della Dc, ha dato una nuova scossa all'ambiente politico locale, a pochi giorni dall'approvazione del bilancio, diramando una lettera-aperta che punta l'attenzione su alcuni temi: la crisi economica latente, che si manifesta con i locali del centro desolatamente vuoti, l'attenzione della classe politica "consiliare" su questioni inutili come l'indennità di funzione al presidente del consiglio comunale e la necessità di dare una svolta effettiva che porti sviluppo sul territorio. Il coordinatore della Dc critica inoltre l'eclissamento di chi, presentandosi a sindaco alle elezioni del giugno 2004, dopo l'esito del voto non si è più visto nell'ambito politico locale.

Insomma dall'analisi di Giuseppe Mirarchi non sfugge nessuno e l'affermazione finale ("mi candiderò a sindaco") suona come un modo di staccarsi dai due poli (centro-destra e centro-sinistra) anche se la legislatura è ancora al suo primo anno di svolgimento. All'interno dei due gruppi consiliari i problemi non mancano. Nella maggioranza si assiste alla linea autonoma del presidente del consiglio comunale, Ornella Burgaretta, che, dopo essersi dichiarata non appartenente ad alcun partito, ha scelto di non rinunciare all'indennità di funzione in un contesto in cui sindaco, assessori e vicepresidente dell'organo consiliare hanno detto no alla medesima indennità per risparmiare fondi, considerati i minori stanziamenti giunti dalla Regione.

Sergio Taccone