PORTOPALO - Riflettori accesi sul parco archeologico di contrada Cicogna. L'iniziativa di Legambiente, in occasione delle giornate di «Salvalarte 2011», ha consentito di porre l'attenzione sull'area situata nel centro abitato di Portopalo, realizzata con un contributo regionale, ma mai effettivamente decollata dopo essere stata data in concessione, da parte dell'amministrazione comunale, a una società privata.
Qualificata la rappresentanza di esperti e soggetti istituzionali, dai vertici amministrativi locali a quelli della Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa. Presente anche un delegato della società che ha in concessione il bene, con l'aggiunta di un ulteriore esperto progettista. Salvatore Maino, responsabile della sezione pachinese di Legambiente, ha mostrato al pubblico presente un'ampia documentazione fotografica attinente l'attività all'interno dell'area archeologica nel corso dell'estate 2011. «Ci sono tanti punti da chiarire per una corretta utilizzazione del parco archeologico - ha affermato Maino -, nel rispetto della convenzione e della peculiarità dell'area. Nessuno può pensare di trasformare questa opera pubblica in lido balneare attrezzato, con annesso utilizzo delle aree museali come deposito di bibite. Personalmente, ho trovato un'ampia disponibilità da parte dei vertici dell'amministrazione comunale di Portopalo nell'organizzare questo incontro nell'aula consiliare.
E' un chiaro segnale: gli amministratori, sindaco in testa, hanno l'interesse nel voler fare chiarezza per giungere a uno sfruttamento del parco secondo la destinazione dell'area che non è, certamente, quella di un lido balneare attrezzato con tanto di pagina anche su Facebook in cui si ignora l'area archeologica, a tutto vantaggio dello spazio antistante, l'isola di Capo Passero. E le foto che abbiamo prodotto parlano chiaro». Nessuno s'illuda, dunque, di poter prendere scorciatoie: l'estate 2012 dovrà coincidere finalmente con un corretto utilizzo del parco archeologico, come auspicato anche dai rappresentanti della Soprintendenza di Siracusa. Il territorio portopalese, oltretutto, necessita di siti dove poter allestire eventi culturali anche di vasta portata, come si è registrato negli anni scorsi, con l'organizzazione, nell'area archeologica di contrada Cicogna della serata finale del «Cortopalo film festival», il festival nazionale di cortometraggi, o la prima nazionale di «Supplici a Portopalo», di Monica Centanni, per la regia di Gabriele Vacis.
SER.TAC.
Fonte:
LaSicilia.it il 15-11-2011 - Categoria:
Ambiente