PACHINO - Pulizia e decoro del territorio. Un tema sempre attuale, tanto più quando nel comprensorio sono numerose le discariche a cielo aperto dove è possibile trovare ogni genere di rifiuto, compresi quelli altamente pericolosi come il famigerato Eternit. Tra le realtà che a Pachino si impegnano sul fronte della salvaguardia del territorio, uno delle più attive è certamente Legambiente, di recente costituzione ma molto presente a questo proposito. «Da anni - afferma Salvatore Maino, presidente della sezione pachinese di Legambiente - siamo impegnati a denunciare come il nostro territorio sia stato trasformato in una vera e propria discarica. Abbiamo trovato e fotografato decine di siti adibiti a discariche abusive con materiale di risulta da lavori edili, residui di lavori da carrozzeria, persino la carcassa di un'automobile. Ed ancora, fusti di olio esausto che andrebbe smaltito secondo i dettami previsti dalla legge, e il pericolosissimo Eternit lasciato ovunque che con le sue particelle volatili può causare guai molto seri per la salute». Maino parla di disattenzione delle istituzioni locali. «Nei pressi di un sito di un ex presidente del Consiglio comunale - aggiunge - l'Eternit è dappertutto, lo stesso dicasi per l'amianto abbandonato nei pressi delle serre. Le persone sono impossibilitate, a volte, ad accedere ai propri terreni. Ditemi se questo è il quadro di un comune civile. Fermo restando il problema immenso della tutela della salute pubblica». Nell'ultima seduta del Consiglio comunale, a margine della diatriba sulla sfiducia al presidente del civico consesso, il consigliere comunale del Partito democratico, Roberto Bruno, ha fatto riferimento alla situazione dell'ex Condea, nella strada verso Portopalo.
E' stata fatta, in passato, anche la campagna di mappatura delle discariche abusive sul territorio che ha fatto emergere un quadro desolante: manufatti di cemento contenenti fibre di amianto, libero o incarcerato a materiale inerte di demolizione edilizia, rifiuti solidi urbani di varia tipologia, canneti, canali e pantani, insozzati senza remore. Maino ribadisce la presenza di tante discariche, anche in prossimità dei cassonetti dell'immondizia. La mappatura evidenziò anche l'incontrollato abbandono di copertoni di gomma, inerti da demolizione da allarme sociale. Il responsabile di Legambiente è visto come una spina nel fianco dai pubblici amministratori. «Il problema - sottolinea Maino - è avere a che fare con una classe che ci amministra mediocre, interessata a tutto tranne che alla tutela del territorio. Abbiamo il vizio di documentare le nostre azioni di controllo sul territorio con fotografie e video. Abbiamo accumulato materiale per pubblicare un vero e proprio libro nero dello scempio che è in atto da anni sul territorio di Pachino e le zone limitrofe: mi riferisco a Portopalo, per esempio, dove la situazione non è certo positiva, anzi». In vista della bella stagione, Legambiente Pachino proseguirà con le iniziative a difesa del territorio.
SERGIO TACCONE
Fonte:
LaSicilia.it il 07-03-2012 - Categoria:
Cronaca