PACHINO - «Al momento nessun partito o movimento è stato autorizzato a spendere il mio nome come candidato a sindaco né nel centrodestra né nel centrosinistra né tanto meno al centro dei due schieramenti». Esordisce così l'ex amministratore Angelo Maione nel commentare le incalzanti voci che lo accreditano quale candidato sindaco in corsa per la poltrona più alta del palazzo di città. «Credo che al momento la situazione sia in forte evoluzione e le alleanze date per certe vacillano nel giro di poche ore. Per questo ho chiesto agli amici che mi hanno contattato di non considerarmi candidato alle elezioni amministrative locali. I partiti chiariscano le loro intenzioni e poi valuterò. La mia ipotetica candidatura può essere presa in considerazione solo dopo che sarà nata un'alleanza chiara e consistente. Al momento Rinascita, Pachino Nuova e Sdi, che dovevano essere i tre partiti cardine hanno rotto l'intesa raggiunta e mentre Rinascita e Sdi sembrano allacciare un dialogo con il centrosinistra, Pachino Nuova ha deciso diversamente. Per questo la mia candidatura, che per altro nasceva come indipendente e non legata ad un singolo partito e quindi risultava aggregante, è al momento sospesa». Sospese anche le manovre di supporto alla candidatura Maione che da qualche settimana erano iniziate. «Ho interrotto la costruzione del movimento e della lista che avrebbe dovuto supportarmi perché funzionale all'unità dei partiti che volevano accreditarmi quale candidato».
La coalizione di Maione comunque si dovrebbe distinguere per l'assenza di preclusioni nei confronti di ex amministratori e consiglieri della passata giunta, cosa che invece in altri schieramenti appare come elemento qualificante. Maione stesso infatti, se pure per un breve periodo ha fatto parte della squadra di assessori chiamati da Barone al servizio della città. Unica preclusione sembra essere per una ipotetica lista che l'ex sindaco potrebbe costruire forse con qualche altro ex amministratore a lui vicino, smentendo chi sostiene che uno dei principali supporter di Maione sia proprio Barone e gli ex assessori che non trovano più spazi nei loro partiti di origine. «Purtroppo, -ha affermato Maione- in qualunque ambiente si frequenti, ci si accorge che l'ex sindaco non gode più della fiducia della città. Le preclusioni verrebbero a cadere nel caso di una coalizione forte e tale da superare ed eliminare i veti anche nei confronti di Barone». Implicitamente Maione quindi conferma quanto detto nei giorni scorsi e cioè che la sua candidatura nasceva dalle avance di Rinascita, Sdi e Pachino Nuova. I primi due organismi politici però con un secco comunicato stampa a firma di Sebastiano Mallia hanno smentito qualsiasi contatto con Maione. Nessuna smentita invece da parte di Pachino Nuova che a questo punto sembra essere il vero partito supporter dell'ex amministratore. Del resto quando Maione fu indicato come assessore in alcuni ambienti politici si sosteneva che l'indicazione avesse ricevuto il placet di esponenti del movimenti civico di Nicastro. Intanto questa sera l'Unione incontrerà il movimento Rinascita di Pachino. Secondo il leader della Margherita Michelangelo Blandizzi l'accordo del movimento civico con lo schieramento di centrosinistra sarebbe ad un passo dall'essere siglato.
Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 11-01-2006 - Categoria: Politica