PACHINO - Serpeggiano malumori all'interno della giunta comunale pachinese. Al centro della discordia ci sarebbe il nodo relativo ad un incarico conferito dal sindaco ad un professionista che ha delle pendenze di carattere giudiziario ed in cui il comune pachinese dovrebbe costituirsi parte civile. Al centro del dibattito non solo politico ma anche di opportunità c'è proprio la costituzione in giudizio da parte del comune che taluno vorrebbe evitare mentre altri sollecitano. Una situazione, quella venutasi a determinare, che non avrebbe ancora trovato una via di uscita e che si affianca ad un altro problema e cioè se rinnovare l'incarico al professionista in questione o meno. Sull'argomento bocche cucite da parte di tutti.

Da quel che trapela però si apprende che la questione, legata a dei reati di carattere penale sarà dibattuta in tribunale il prossimo 26 settembre, data in cui sarebbe stata fissata l'udienza relativa alla vicenda a cui sarebbero stati chiamati come testimoni un ispettore dei vigili urbani ed un membro della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali. La questione giudiziaria era iniziata diversi anno fa ed è ritornata a galla nei giorni scorsi a seguito di una missiva arrivata a tutti i consiglieri comunali a firma di un ex assessore (ma probabilmente la firma è apocrifa). Nella missiva si denunciava la situazione di presunta incompatibilità del professionista incaricato per effetto proprio delle pendenze giudiziarie, e si poneva con forza il problema relativo alla costituzione di parte civile per difendere la casa municipale da eventuali pregiudizi. In realtà è stato colto nel segno tanto è vero che proprio su questo punto il dibattito si è acceso. Il sindaco comunque sembra intenzionato a prorogare gli incarichi nonostante il parere dissenziente della coalizione.

Sa.Mar.