PORTOPALO - "Mentre al comune maggioranza e opposizione pensano ad azzuffarsi politicamente, noi ne piangiamo le conseguenze. Anche quest'anno ci siamo dovuti sobbarcare tutti i costi per allietare le serate al centro". Lo sfogo di Lella, titolare di un esercizio commerciale in via Vittorio Emanuele, tocca parecchi dei temi registrati in queste settimane estive. Dalle presenze turistiche ("poteva andare molto meglio", aggiunge) alla giusta mentalità che dovrebbe esserci in un comune che vuole dirsi veramente turistico, dove, tutto sommato, il vero afflusso è nelle tre settimane d'agosto. "Qui a volte sembriamo in un monastero all'aperto - dice la signora Lella - dove spesso ci si scontra con chi ha vedute troppo chiuse, inadeguate alle esigenze di un territorio come questo, invidiatoci da molti ma che non riusciamo a valorizzare pienamente. Fare turismo non è spennare la gente con affitti di case da capogiro. Così chi viene una volta non ritorna più. Manca la mentalità per fare veramente turismo e quasi tutto finisce in quel teatrino politico, di cui parlavo prima, che non porta a nulla. E chi ne piange le conseguenze, ripeto, è Portopalo".
L'esercente commerciale rimarca di non voler parteggiare per nessuna parte politica. "Onde evitare che le mie parole venissero strumentalizzate, sottolineo che non parteggio per nessuno, né per chi amministra né per chi fa opposizione. Ho a cuore soltanto lo sviluppo di questo paese dove ho scelto di vivere e lavorare". L'assessore al commercio, Antonello Cannarella, sottolinea un aspetto in particolare. "L'analisi della signora è da condividere - dice l'assessore - ma ricordo che quest'anno avevamo programmato molte serate al centro, cancellate da un emendamento al bilancio, che ci ha tolto i fondi necessari, frutto di un ribaltone politico senza precedenti".
Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 25-08-2005 - Categoria: Politica
Fare turismo vuol dire avere un progetto di sviluppo del territorio e delle strutture che siano adeguate e professionalmente gestite, possibilmente a prezzi onesti, se si vuole attrarre il turista.
Quanto la costa offre, con le sue spiagge e scogliere, è il maggiore interesse per chi viene per un periodo di soggiorno, poi però scopre che vi sono alcune spiagge praticamente inaccessibili per via del campeggio dove decine di roulotte ed altro occupano il maggiore spazio rendendole quasi spiagge private, si dice che vi siano dei divieti ma nessuno li fà rispettare, case ( suppongo in origine abusive ) che lambiscono l'acqua, notevole carenza di posteggi, pulizia e manutenzione delle spiagge non impeccabile.
Nel pieno d'agosto leggo in un quotidiano locale che il depuratore è fermo causa manutenzione (in agosto?) per cui il tratto dalla marina della Fossa sino a L'Acqua dei Palombi non è balneabile, lo stesso articolo evidenzia che vanno sostituiti i filtri ma non vi sono i fondi in quanto non messi a bilancio.
Non ci sono i soldi per i filtri ma si trovano per Fred Bongusto e per tutte le altre manifestazioni?
Per quanto riguarda i costi che i commercianti hanno sostenuto per l'agosto Portopalese la mia impressione è che si tratta soprattutto dell'agosto dei residenti in quanto il turista "medio" non gradisce che tutte le sere vi siano spettacoli musicali, dai contenuti artistici discutibili, sino a tarda ora soprattutto in prossimità degli alberghi, avendoci io soggiornato ed ascoltato i commenti dei più.
Ovunque si organizzano serate per intrattenere il visitatore ma non con frequenza quotidiana.
Ci siamo salvati solo,perchè un"ribaltone politico" ha tagliato i fondi destinati alle feste, se è vero che la differenza stornata è andata a favore della terza età, non posso che compiacermene in quanto soldi spesi senza dubbio meglio.
Dpo tredici anni che mancavo dal Pachinese, devo constatare che i problemi sono vecchi ma non i costi che hanno subito una notevole lievitazione che non vanno di pari passo ai sevizi ed alla professionalità riscontrata.
Potrei fare mio lo slogan "meno feste, ma di qualità superiore, e più servizi"
Ringrazio per lo spazio concessomi.