PACHINO - «Bisogna proporre alla cittadinanza principi di legalità e non repressione e lotta alla criminalità». In maniera netta e sintetica il segretario locale della Cgil, Antonio Armone, lancia un appello all'amministrazione comunale e, nel contempo, analizza i fenomeni di microcriminalità locale. «A Pachino - continua Armone - la criminalità è presente e, non dobbiamo sempre additare "lo straniero" quando succedono degli inconvenienti. Dobbiamo guardare al nostro interno, alla nostra società e quindi tirare le somme e analizzare i problemi di Pachino». In quest'analisi il segretario del sindacato dei lavoratori non guarda solo ai giovani ma, anche agli anziani. «Si dice spesso che i giovani sono il futuro di domani ma - si domanda il segretario - anziché guardare ai giovani come futuri adulti perché non li consideriamo semplicemente ragazzi che hanno delle necessità. In città manca un centro giovanile e di aggregazione dove i ragazzi possono confrontarsi sulle varie problematiche proprie della loro età. A questo punto, i ragazzi sentono la necessità di incontrarsi fuori, e quindi si ritrovano a Marzamemi o nella pizzetta dei Tre Colli, e da questi luoghi comincia a nascere il germe della violenza». Armone lancia a questo punto delle proposte chiedendo all'amministrazione comunale di realizzare un centro di aggregazione per i ragazzi. «In città vi è l'ex mattatoio che è inutilizzato e, credo, che in quel luogo, potrebbe essere realizzato qualcosa da dare in mano ai ragazzi, un luogo dove i giovani possano riunirsi e stare insieme lontano quindi dalla strada, luogo che comunemente fa nascere dei fenomeni distruttivi e dannosi». Armone guarda anche alla realtà degli anziani, spesso abbandonati e lasciati nella loro solitudine.
«La Cgil conta 1632 anziani e, per questa gente che rappresenta la memoria storica non c'è niente. Se si esclude il centro diurno per anziani che funziona bene queste persone non hanno alternative. Molti vengono in sede, passano il loro pomeriggio chiacchierando e giocando a carte e tornano a casa». Armone prima di chiudere il suo intervento, fa un passo indietro e ritorna al giugno del 2006 quando, prima delle elezioni comunali la Cgil propose un confronto tra i quattro candidati alla carica di primo cittadino. Nel corso di quello storico incontro i candidati esposero i lori programmi elettorali e si confrontarono con la cittadinanza. «Nel corso dell'incontro di giugno - conclude Armone - io, come segretario della Cgil, mi misi a completa disposizione del futuro sindaco. Dissi che la Cgil avrebbe collaborato attivamente con il primo cittadino in modo da essere ognuno a disposizione dell'altro per migliorare il paese e affrontare le problematiche della città. Purtroppo fino ad oggi mi sento di dire che questa collaborazione non c'è stata. Mi preme comunque dire che questa città ha bisogno di cambiamenti, per i giovani, gli anziani e per tutta la comunità».
Silvestra Sorbera
Fonte:
LaSicilia.it il 08-03-2007 - Categoria:
Cronaca