Mano tesa agli immigrati

Mano tesa agli immigrati PORTOPALO - A pochi giorni dalla presentazione del "Rapporto De Mistura" (dal nome del presidente) sui controlli effettuati nei cpt e nei cpa del territorio nazionale, che hanno confermato la difficoltà di chiudere i centri di permanenza temporanea, come richiesto soprattutto dalla sinistra radicale (semmai si parla della necessità di un progressivo svuotamento di queste strutture), il sindaco Fernando Cammisuli ribadisce la proposta, lanciata la prima volta nell'estate dell'anno scorso, di allestire nel territorio portopalese un "centro di accoglienza immediata". Una realtà che dovrebbe coordinare il primissimo soccorso degli immigrati, al momento dello sbarco e le fasi di prima assistenza. "In tal modo - afferma il sindaco di Portopalo - puntiamo a superare lo stato di emergenza continua che si presenta ogni anno, soprattutto in estate, quando dobbiamo fare ricorso a strutture improvvisate per l'assistenza ai migranti. L'anno scorso, ad esempio, abbiamo adibito a centro di prima assistenza l'edificio della scuola elementare. In altri periodi dell'anno non abbiamo nemmeno questa disponibilità.

E siccome Portopalo è uno dei punti maggiormente sollecitati dagli sbarchi, come confermato da recentissime statistiche, è palese la necessità di avere un centro di accoglienza immediata, gestito dai nostri volontari e con la supervisione del comune, per espletare nel migliore dei modi le fasi immediatamente successive all'approdo e con una permanenza di 48 o 72 ore". Alcuni giorni fa la proposta è stata rilanciata attraverso le colonne del quotidiano di riferimento dei cattolici italiani, Avvenire, che è stato il primo giornale l'anno scorso a parlare del "Cai" (acronimo che sta, appunto, per centro di accoglienza immediata). "Faremo tutti i passi necessari in ambito istituzionale per far si che questa nostra proposta vada in porto. - prosegue Fernando Cammisuli - Abbiamo la fortuna di avere un volontariato molto efficiente, con gente sempre disponibile che in questi anni ha fatto tantissimo in termini di primo soccorso ed accoglienza dei migranti, in barba a tutte le falsità veicolate in molti mezzi di comunicazione sul nostro paese. La mia determinazione e convinzione nel rilanciare e reiterare la proposta di attivazione a Portopalo del centro di accoglienza immediata trova conforto proprio nell'alta affidabilità e disponibilità garantita dai nostri volontari, a partire dal gruppo comunale di protezione civile, non tralasciando altre realtà come la Misericordia, la Croce Rossa Italiana e la Caritas". Intanto è stato finanziato anche per l'anno 2007 il centro per rifugiati e richiedenti asilo gestito dalla cooperativa "Giovanni Paolo II". La conferma arriva da fonti comunali. Il centro, attivato all'inizio del 2006 nell'ambito dei progetti promossi in ambito nazionale dal ministero degli interni, in collaborazione con i comuni ed in riferimento alla legge Bossi-Fini, ospita soggetti che hanno già ricevuto lo status di rifugiato o che hanno presentato l'apposita richiesta.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 04-02-2007 - Categoria: Cronaca

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