PACHINO - Ammonta a circa 815 mila euro la manovra finanziaria posta in essere dal comune di Pachino ed approvata dal consiglio comunale che ha dato parere favorevole agli equilibri di bilancio. Il bilancio è stato così riportato in equilibri dopo gli sforamenti registratisi per l'ennesima volta nei conti pubblici del comune di Pachino. La contabilità del 2005 si è chiusa, anche a seguito dell'avvento del commissario regionale, con un avanzo di 1.812.102,38 euro, anche se, come ha specificato il ragioniere Lorefice, si tratta di una cifra solo virtuale dato che non c'è disponibilità di cassa. In parole povere il comune non ha soldi liquidi da potere spendere o comunque su cui potere contare. L'amministrazione Campisi dunque sconta un'eredità molto pesante dal punto di vista finanziario, peraltro messa a nudo ancora una volta dal collegio dei revisori dei conti che nella relazione non ha esitato a fare notare come le spese siano di gran lunga superiori alle entrate. Diversi i motivi della carenza di liquidità economica, alcuni dovuti a contingenze, altri addebitabili a problematiche ben stratificate nel tempo. Le questioni contingenti sono legate ai mancati trasferimenti da parte di Stato e Regione.
Lo Stato ha infatti versato solo una percentuale di quanto dovuto ai comuni, mentre la Regione non ha pagato la terza trimestralità. Per quanto riguarda invece le problematiche strettamente legate all'organizzazione comunale, rimangono ancora irrisolti i problemi della mancata riscossione dei tributi locali. Le ormai famose bollette milionarie non sono state ancora riscosse, e con esse i canoni fognari oltre anche all'Ici ed alla Tarsu. I revisori dei conti hanno rilevato uno squilibrio di oltre un milione di euro tra spese ed entrate, con eccedenza delle prime sulle seconde, dando parere favorevole solo in forza dell'avanzo di bilancio che però ormai è stato quasi tutto consumato. L'assessore al bilancio e finanze Lorefice ha attribuito senza mezzi termini lo stato di cose all'eredità delle amministrazioni passate parlando apertamente di “gestione politica superficiale” ritenendo necessario cambiare marcia. “Si incassa quel che si può, -ha affermato Lorefice- e siamo in presenza di un gettito instabile e precario. Sono allo studio dei provvedimenti mirati per porre rimedio a questa situazione. Utilizzeremo tutti gli strumenti che la legge ci consente per porre rimedio a questa situazione”.
Salvatore Marziano
Fonte:
LaSicilia.it il 18-11-2006 - Categoria:
Politica