PACHINO - PORTOPALO - I cittadini di Portopalo e Pachino hanno portato a termine la maratona di solidarietà nei confronti dei tanti clandestini che, nell'ultimo periodo sono arrivati a Portopalo. I cittadini extracomunitari, una volta sbarcati, erano stati ospitati per ben 10 giorni presso la scuola "Barbara La Ciura" di Portopalo e, nell'edificio scolastico, sono stati "coccolati" dai tanti cittadini e dalle tante associazioni di volontariato presenti nei due comuni. «Ormai - spiega Giambattista Lombardo, presidente dell'associazione Anopas di Pachino - uno sbarco di clandestini, non fa molto scalpore, anche perché negli ultimi tempi, se ne riscontrano parecchi e in varie parti della Sicilia. Eppure, nel piccolo comune di Portopalo è successo un fatto che potremmo definire straordinario, ovvero la permanenza, durata 10 giorni, in una struttura scolastica per un centinaio di nordafricani».

Il presidente dell'associazione ricorda con commozione quei lunghi 10 giorni in quanto durante tutto il periodo di permanenza dei profughi le varie associazioni di volontariato, ma anche tutti i cittadini, si sono dimostrati solidali. «Ci siamo mobilitati tutti per aiutare i profughi, partendo dal sindaco Cammisuli, e poi don Palacino parroco della chiesa portopalese, e tutte le associazioni di volontariato, nessuna esclusa». Il presidente Lombardo non dimentica però il lavoro svolto da alcune volontarie "speciali", ovvero delle ragazze eritree che fanno parte dell'Anopas e che, nei 10 giorni di permanenza a Portopalo dei clandestini, hanno cercato di allietare le giornate dei tanti profughi. «Nel corso di questa particolare esperienza un grande aiuto è stato dato da 5 volontarie eritree e specialmente da Mimì Adisu che ha speso tutte le sue forze per dare conforto ai suoi connazionali, inscenando canti balli e musiche del suo paese, cercando di alleviare le sofferenze dei suoi connazionali. Di grande aiuto sono state anche Elen, Zhara, Melasech e Bry che hanno fatto le interpreti».

Silvestra Sorbera