In arrivo la tutela comunitaria per il pomodoro di Pachino (Igp). È stata infatti pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee - secondo quanto riferisce la Coldiretti - la domanda di riconoscimento e, se non verranno sollevate obiezioni entro i prossimi sei mesi, si procederà alla sua iscrizione nell'Albo delle denominazioni di origine dell'Ue.
La zona di produzione del “pomodoro di Pachino” comprende l'intero territorio comunale di Pachino e Portopalo di Capo Passero e parte dei territori comunali di Noto (provincia di Siracusa) ed Ispica (provincia di Ragusa), ricadenti nella parte sud orientale della Sicilia. Le prime coltivazioni del pomodoro di Pachino risalgono al 1925 localizzate lungo la fascia costiera in quelle aziende che disponevano di acqua di irrigazione da pozzi freatici.
I consumatori potranno riconoscere il “pomodoro Pachino Igp” grazie ad un logo, posto sulle confezioni, raffigurante la Sicilia con un cerchio nella punta estrema, dove è collocata la zona di produzione, all' interno di un rombo dagli angoli tondeggianti di colore verde scuro.
Fonte:
Gazzetta Del Sud On LIne il 25-07-2002 - Categoria:
Economia