PACHINO - La manifestazione di Marciasud, non è stata ben accolta dai pachinesi. La piazza principale, dove si è svolta la conferenza non era sicuramente piena. In questo contesto, non è il caso di vedere il bicchiere mezzo pieno perché, in una cittadina che vive principalmente di cooperative agricole o del proprio lavoro di bracciante agricolo, una ingiustificata assenza alla manifestazione è rilevante. «Forse - spiega uno degli organizzatori della manifestazione pachinese - c'è stata poca pubblicità, forse il menefreghismo della gente ha preso il sopravvento, o forse molti agricoltori pensano che le manifestazioni non servono a cambiare le cose. Tutti i braccianti agricoli sanno che la situazione che stiamo vivendo non è certo delle più belle e che tra poco la nostra agricoltura sarà portata a scomparire. Basti pensare al nostro paese, prima si viveva lavorando le viti e facendo il vino, molte famiglie hanno "tirato avanti" e per lungo tempo con i vigneti, poi, il lavoro dei vigneti ha lasciato spazio al lavoro in serra e quindi al pomodorino. Qualche tempo fa sono cominciate a nascere le cooperative agricole, invidiate ovunque in Italia per la produzione del ciliegino. Questo tipo particolare di pomodoro ha portato il paese a dei migliori livelli di economia. Molte famiglie infatti, nel periodo del boom delle cooperative hanno trovato lavoro e poi, tutto è svanito. I prodotti esteri hanno preso sempre più piede e i nostri prodotti sono rimasti indietro. Analizzo la situazione di Pachino perché è il mio paese, non perché è un caso a parte.
Con questo discorso – aggiunge l'organizzatore dell'iniziativa – non voglio certo dare una giustificazione ai tanti assenti però, capisco che la situazione non è certo favorevole e che stare in piazza a discutere può sembrare solo una cosa inutile ma, è sicuramente meglio che piangersi addosso continuamente e aspettare che le cose cambino senza muovere un dito, o peggio, aspettando che siano gli altri a fare qualcosa». Il flop o, il semi flop, della manifestazione ha lasciato sconcerto in molti, soprattutto in quanti credevano nel progetto che stavano portando avanti con fatica e volontà. La marcia, organizzata dal Foro Contadino altragricoltura, sicuramente non si fermerà, i tanti rappresentanti del movimento continueranno la loro iniziativa, portando a termine il compito che si erano prefissi. Gli organizzatori volenterosi, non si fermeranno di fronte ad un insuccesso. Le tappe in programma verranno rispettate e si giungerà serenamente alla conclusione della manifestazione. Così la manifestazione di Marciasud, iniziata giorno 20 da Vittoria, sabato è arrivata nella nostra provincia ottenendo uno scarso successo, domenica 22 è arrivata a Catania. Le altre città in cui la manifestazione farà sosta saranno: Randazzo, Scordia, Enna, Alcamo e Corleone. Dopo, la carovana di Marciasud lascerà la Sicilia spostandosi a Reggio Calabria, per poi proseguire verso Botricello, Catanzaro, Castiglione Cosentino, Sibari, Tursi, Rotondella, Matera, Metaponto Pantanello, Scanzano Ionico, per poi arrivare a Bari. Il 4 Giugno, proprio a Bari, ci sarà la conferenza stampa cui parteciperanno i delegati regionali della marcia e, il giorno successivo, sempre nella città pugliese, si svolgerà la manifestazione finale. Alla giornata conclusiva, parteciperanno le delegazioni contadine e i rappresentanti del movimento insieme a delle figure istituzionali, tra cui Niki Vendola.
S. s.
Fonte:
LaSicilia.it il 24-05-2005 - Categoria:
Cronaca