Mare di Vendicari rosso sangue

Mare di Vendicari rosso sangue Tragedia del mare ieri mattina nelle acque della riserva naturalistica di Vendicari. Dieci corpi di immigrati nordafricani ormai senza vita sono stati trovati riversi sulla spiaggia, portati a riva dal mare in burrasca. Ad individuare i cadaveri è stata la Capitaneria di Porto, intorno alle 10,30 del mattino, nel corso delle operazioni di controllo legate all'arrivo di un gruppo di 7 extracomunitari arrivati nottetempo e intercettati sulla provinciale Noto-Pachino. Questa la tragica cronaca del rinvenimento dei cadaveri. Inizialmente sono stati rinvenuti cinque corpi riversi sul bagnasciuga, di cui uno sotto un gommone che verosimilmente è servito al trasbordo dei clandestini da una imbarcazione più grande fino a riva. Il gommone peraltro è stato trovato senza motore forse strappato via dalla furia delle onde o forse le imbarcazioni piccole erano due ed il motore è stato portato via da un altro gommone che potrebbe essere ritornato nella cosiddetta nave chioccia. Poco più tardi, nel corso delle ricerche, le onde hanno restituito altri due corpi. Per tutta la mattinata gli uomini di Locamare Portopalo, agli ordini del comandante Salvatore Cascione, hanno scandagliato la riva con un gommone alla ricerca di altre vittime. Secondo le indagini infatti il gruppo di clandestini inizialmente era composto da 17 persone. Nel pomeriggio infatti il mare ha restituito le altre tre vittime. I corpi in acqua infatti non reagiscono tutti allo stesso modo ed i tre cadaveri sono riaffiorati successivamente. Al largo inoltre sempre gli uomini di Locamare Portopalo con la motovedetta CP 832 hanno proseguito le ricerche nel tentativo di intercettare la nave chioccia che avrebbe portato fino alle coste siciliane il gruppo di immigrati.

L'obiettivo era un peschereccio con scritte arabe di grossa stazza, di colore marrone, lungo circa 24-26 metri e considerato il natante che avrebbe effettuato la traversata e ora con rotta verso la Libia o verso l'Egitto. Successivamente dalle indagini è emerso che il luogo di provenienza è proprio l'Egitto. Sulla spiaggia di Vendicari sono accorsi agenti di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Il comandante dei militari dell'Arma, Corradetti ha sintetizzato quella che è stata la dinamica dell'ennesimo sbarco dall'esito tragico e per il quale comunque le indagini sono ancora in corso. “Domenica intorno alle tre di notte, -ha affermato- si è registrato uno sbarco e sette clandestini nordafricani, di asserita nazionalità palestinese sono stati intercettati lungo la provinciale Pachino-Noto. Questa mattina inoltre si è avuto il tragico rinvenimento dei sette corpi purtroppo senza vita. Indagini sono in corso per capire se si tratta di un unico arrivo di extracomunitari o le due vicende sono separate. Nell'ultimo periodo stiamo cercando di scoraggiare gli arrivi, -ha aggiunto Corradetti- anche mediante più intensi controlli nei luoghi di lavoro dove spesso i clandestini trovano occupazione e dunque con attività a lungo raggio, ed ovviamente anche nella difficile ricerca degli scafisti”. Sul posto era presente anche il magistrato Filippo Focardi, titolare delle indagini e che per l'intera mattinata domenicale è rimasto sui luoghi dello spiaggiamento. Il medico legale Francesco Coco, dopo una prima ricognizione cadaverica, ha affermato che i corpi senza vita sarebbero rimasti in acqua presumibilmente 8-10 ore, per cui l'ora potrebbe coincidere con quella dell'arrivo del gruppo di extracomunitari rintracciati, avvalorando l'ipotesi della unitarietà dello sbarco. “Potrò essere più preciso solo dopo un esame più accurato, -ha affermato il medico legale- e dopo una più accurata indagine sui corpi che presentano anche dei lividi sul corpo e delle lesioni di cui va capita la natura”.
Fonte: LaSicilia.it il 29-10-2007 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Non accettabile...

Da quello che si legge dall'articolo, la cosa che appare in tutta evidenza, è che nonostante tutte le questioni fino ad ora accorse( naufragio 96,ecc ecc ) a questo sistema di sbarchi, che assume nel tempo forme e modalità diverse, non si è sttai capaci di dare un freno.
Spesso le forze dell'ordine e i preposti vengono sempre presi di contropiede!!!

Tanto che costoro continuano a sbarcare senza essere visti da nessuno.
E spesso li incontri lungo la provinciale..
Io dico che questa è una circostanza assai ridicola che rileva tutta l'incapacità della Italia nel monitoraggio e controllo e individuazione degli sbarchi prima che questi avvengano...
E mai possibile che con tutti i mezzi tecnici che abbiamo..siamo incapaci di costruire una rete capace di segnalare in tempo utile l'arrivo di questi sbarchi...?

I sistemi ci sono.
Manca un piano, un progetto capace di garantire un sistema di avvistamento elettronico che sarà in grado da fare scattare il soccorso immediato verso coloro che arrivano nel territorio italiano...
Almeno rendiamo efficente quello che ci compete...
Se fosse esistito un sistema di avvistamento automatico satellitare magari oggi non avremmo avuto quei morti...
Insomma dico che non è possibile, oggi,con i sistemi esistenti,di non avere un sistema tale da consentirci di avere una frontiera bene controllata...

Se come scrive oggi Bellu su La Repubblica il numero dei morti nel 2007 sono stati circa 500...è il tempo che qualcuno si muova concretamente al fine di avere una efficiente azione di aiuto verso queste persone...

E' una guerra silenziosa che scorre davanti ai nostri occhi e non possiamo fare finta di niente..per questo mi sembra il minimo auspicare un intervento politico capace di frenare adeguatamente questo scempio...


cordiali saluti,Spiros