Marzamemi di nuovo al buio

MARZAMEMI - Sabato sera di disagi quello appena trascorso per i ristoratori marzamesi ed in particolare per quelli che gestiscono i locali posti nel lungomare Starrabba. A trasformare quella che era prevista come una delle serate più redditizie dell'intera stagione estiva prima del grande rientro dei turisti è stato l'ennesimo black out che per quasi due ore, nel cuore della serata, ha interrotto tutte le attività. Improvvisamente la mancanza di energia ha provocato lo spegnimento di tutta l'illuminazione pubblica del lungomare, lasciando completamente al buio i tavoli all'aperto dei bar e ristoranti, oltre che alcuni dei più importanti esercizi commerciali della borgata. Nel giro di pochi minuti i locali interessati si sono svuotati. Impossibile rimanere al chiuso nei ristoranti-pizzeria a seguito del caldo dovuto dal mancato funzionamento degli impianti di climatizzazione e dei forni a legna che sono rimasti accesi. La situazione è divenuta ancora più esasperante per i titolari dei locali quando l'assenza di energia elettrica si è prolungata al punto da far scongelare gli alimenti posti nei frigoriferi, anche a causa del calore di una serata particolarmente afosa.

"Ho ben 20 dipendenti, -commenta un'esercente commerciale- e a seguito del black out il mio ristorante, normalmente gremito, si è svuotato. Ho dovuto cancellare decine di prenotazioni, ed è un vero disastro. Non appena è andata via la luce ho subito chiamato il numero verde Enel, ma la comunicazione si interrompeva senza riuscire a parlare con l'operatore. Di questo farò denuncia ai carabinieri dai quali ho solo dopo qualche tempo che i tecnici si sono messi al lavoro. Intanto il mio locale si è fermato. Oltre ai frigoriferi non possono funzionare le cucine, perché la legge prevede che debbano sempre essere azionate le cappe e gli aspiratori che sono elettrici, così come elettrici sono i tiraggi dei forni a legna. Non è la prima volta che l'energia elettrica manca. Anche gli altri anni si è verificato spesso, -conclude- ma se in passato ho tollerato, adesso farò certamente denuncia". Quello di sabato è il quarto black out di questa estate nella stessa zona. I primi tre in luglio interessarono principalmente alcune gelaterie che si videro costrette a buttare via intere vaschette di gelati e granite trasformatesi in acqua calda. Sabato è stata la volta dei ristoratori e delle persone che gremivano il lungomare.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-08-2004 - Categoria: Cronaca

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MARZAMEMI ( MARS AL HAMAM)
"Arristammu allu scuru" (E marzamemi ciangi)(Marzamemi piange). E' una delle canzoni più belle di Rosa Balistreri, cantautrice siciliana dei memorabili anni 70.

Marzamemi scoppia e nessuno vuole prendere atto e rendersi conto che rispetto ai servizi esistenti: la concentrazione di persone in poco più di mezzo kilometro quadrato è innaturale ed esorbitante. Occorre prendere atto che in una realtà urbanistica( in miniatura) come quella di Marzamemi: non è possibile andare avanti in questo modo. E' vero: attirerò, ora, tutta l'ira dei commercianti e dei gestori dei vari bar e paninerie e degli altri servizi privati commerciali antistanti gli spazi publici e ricreativi di Marzamemi. Ma è anche vero che di questo problema mi importa molto poco.Poichè quello che scrivo e penso non ha niente di preconcetto e contro gli esercizi commerciali: che sono linfa vitale di ogni comunità che si rispetti. Io credo che, contrariamente alla ventilata ipotesi del Sindaco Sebastiano Barone, vorrebbe istallarvi una "Rimini" in miniatura: sia invece essenziale ed opportuno che lo stesso capo dell'amministrazione,invece di gingilarsi, con le problematiche delle singole personalità presenti in consiglio Comunale: appronti un programma di sistemazioni e di opere pubbliche che a parire dalla Balata e le aree retrostanti il fronte est sul mare di Marzamemi( dietro la conchiglietta)per realizzare una serie di progetti per la sistemazione di tutta la fascia costiera fino al Porto Fossa di Marzamemi e con la sistemazione dei relativi parcheggi. E' assolutamente inutile e dannoso stare concentrati come sardine nell'unica attrezzatura altistante gli ex magazzini del lungomare Starrabba. Con le famiglie dei pachinesi meno ambienti allineati e seduti sul muretto di recinzione. Che, a dire la verità, al solo guardarli mi piange il cuore per la infima sistemazione a strapuntino che questo Comune offre loro da più di venti anni. Si potrà dire che c'è stato un miglioramento: visto che quando era utilizzata adeguatamente la piazza principale di Pachino molte famiglie si portavano, allora, le sedie da casa. E la conquista di questo muretto ha fatto venire meno per gli anziani e non questa incombenza posturale. Ma c'è anche da dire che nello stesso arco di tempo a Pozzallo è stata fatta la rivoluzione urbanistica e nell'arco dello stesso tempo si è quasi conclusa tutta la passeggiata a mare. A Pachino si è definitivamente abbandonata la Piazza lasciando pregevoli spazi alle scorribande di una insignificante percentuale di immigrati che introducono a noti problemi sociali di presenza temporale exstacomunitaria i quali a sua volta sentono forte un clima razzistico contro di loro. A Marzamemi e a Pachino non è stata aggiunta nessuna opera da quelle programmate e realizzate fin dagli anni 80. L'incapacità del comune di Pachino di non sapere gestire neanche un parcheggio ( vedi parcheggi privati)fanno di questa amministrazione una delle peggiori che abbia mai gestito questo comune. E nonostante l'enorme ubricatura di onnipotenza,visto l'alto numero di voti ricevuti:questo Sindaco e questi movimenti e partiti di rifermento politico al centro-destra non sono riusciti che a risolvere i propri e stretti problemi personali. E di lasciare, non regolamentato e in balia di se stesso un popolo laborioso e i molti turisti che sono venuti a trascorrere le vacanze, con il classico cerino in mano per orientarsi in questa notte marzameme di flebile luna.
Dall'alto dello spicchio di Luna illuminato. Cordiali Saluti da Firenze. Spiros