Marzamemi invasa dall'eternit

Marzamemi invasa dall'eternit MARZAMEMI - Eternit nel centro abitato di Marzamemi, all'interno dello stabile in cui sono custoditi gli scieri della tonnara in un'area molto frequentata. E' il lato scuro e pericoloso del luogo dove si svolge la movida del borgo. I pannelli danneggiati caduti dal tetto sono in grado di liberare la temibile polvere che causa asbestosi e tumore al polmone. Una bomba sanitaria proprio dove, tra poche settimane, si svolgerà il Festival internazionale del cinema di frontiera. La segnalazione è arrivata da un cittadino che trascorre a Marzamemi i week end e il periodo di ferie. «Siamo in presenza di una bomba ecologica - afferma - come ho potuto appurare nei giorni scorsi. Occorre subito intervenire perché con un po' di vento la terribile polvere di amianto costituirebbe un pericolo molto grave per la salute di quanti frequentano quei posti. E sono tanti. Già l'anno scorso ho fatto arrivare ad organi di stampa alcune foto del sito». Le chiacchiere sotto il fico, appuntamento che si tiene all'interno del festival del cinema di frontiera, potrebbe essere ribattezzato «conversazione a ridosso dell'eternit». Ma c'è poco da scherzare quando di mezzo c'è l'amianto e il rischio di ammalarsi di gravissime patologie. E' scandaloso ed indegno di un paese civile, anzi, che non sia stato fatto nulla in tutto questo tempo.

Sembra quasi che la tutela della salute qui sia relativa, mentre i politici locali sono pronti a stracciarsi le vesti per una rotatoria, agitando lo spettro del cambio di provincia per poi chiudere entrambi gli occhi sull'eternit in pieno centro. Del resto, in un terreno vicino ad un istituto scolastico è stato depositato di tutto, eternit compreso, e tutto è ancora lì. Roberto Bruno, consigliere comunale del Partito democratico, ricorda una sua interrogazione consiliare del 12 agosto 2009. In quell'occasione, Bruno ricordava che nell'agosto 2008, in seguito ad una comunicazione del soprintendente di Siracusa su un sopralluogo nel cortile degli «scieri», si era rinvenuta una situazione che non presentava sufficienti garanzie di sicurezza per gli stessi a causa di accumulo di rifiuti, presenza di sterpaglia, assenza di adeguata copertura e mancanza di trattamento ligneo dei natanti. Bruno ricordò, inoltre, le dichiarazioni del sindaco con cui si annunciava la volontà dell'Amministrazione comunale di voler trovare, d'intesa con la proprietà, una sistemazione dei due scieri. «Dopo un anno, nulla è stato fatto - afferma Bruno - e il rischio, per la presenza di rifiuti pericolosi, aumenta».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 06-07-2010 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net