Marzamemi - Le alghe ostruiscono il porticciolo, l'acqua del pantano non defluisce e tracima sulle strade

Marzamemi - Le alghe ostruiscono il porticciolo, l'acqua del pantano non defluisce e tracima sulle strade MARZAMEMI - Frazione di Marzamemi a rischio allagamenti. A denunciare il pericolo inondazione sono alcuni residenti della stessa frazione fra cui Pasqualino Aliffi, uno degli ultimi maestri d'ascia rimasti, e il maresciallo Campisi, da sempre legato all'antico borgo.
Il rischio è dovuto al pantano costituito dalle vecchie saline in disuso, che raccoglie l'acqua piovana della frazione ubicata solo pochi centimetri sopra il livello del mare, e che sfocia nello specchio d'acqua del porticciolo della Balata. Un banco di posidonia oceanica (nome scientifico delle comunissime alghe) però si è depositato lungo lo specchio d'acqua dello stesso porticciolo di pescatori, ostruendo la foce del pantano, con la conseguenza che l'acqua non defluisce più e il livello continua a salire vertiginosamente. L'acqua, nella giornata di domenica, ha rotto gli argini, riversandosi lungo la parte più bassa di via Montoneri, allagandola. Tracimazioni anche nell'area demaniale dove scorre il canale nei pressi della foce. Anche qui l'acqua ha rotto gli argini, riversandosi sulla terra ferma. Inoltre, l'acqua stagnante emana cattivo odore provocando esalazioni poco gradevoli per quanti frequentano il borgo turistico nei mesi invernali, e ancor di più per gli stessi residenti.

«In passato - spiega Aliffi - c'era un operaio incaricato per la pulizia e la manutenzione del canale, e la foce era controllata e chiusa con un portello amovibile che veniva aperto per fare defluire l'acqua, o chiuso per evitare che la forza delle correnti spingesse l'acqua marina all'interno dei pantani. Oggi, questo lavoro di controllo e pulizia non lo fa più nessuno e il risultato è sotto gli occhi di tutti». Per Campisi, il rischio inondazione è concreto soprattutto quando piove. Eppure basterebbe pochissimo per evitare il problema. «Si faccia intervenire un escavatore o comunque con un mezzo meccanico per rimuovere le alghe accumulatesi. Una volta rotto il tappo che si è formato, il defluire delle acque farebbe il resto. La fuoriuscita dell'acqua dalla foce farebbe abbassare il livello del pantano, scongiurando ogni rischio». Non è la prima volta che il problema si presenta. Durante le piogge torrenziali dell'1 e 2 novembre si creò un'analoga situazione. In quel caso gli argini del pantano resistettero. Tuttavia l'acqua, non defluendo, a un certo punto tracimò lungo il canale di raccolta che costeggia viale Paolo Calleri, nel tratto che va dalla caserma della brigata della Guardia di finanza e fino all'ingresso di Marzamemi. Qui numerose auto finirono in panne, e la frazione rimase isolata per molte ore, fino all'intervento dei vigili del fuoco.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSìcilia.it il 06-12-2011 - Categoria: Cronaca

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